Huawei dà il via all’era commerciale del 5G ma chiede uno spettro di banda adeguato e sovvenzioni da parte dei governi per la costruzione delle necessarie infrastrutture di rete
Huawei è tra le aziende più impegnate nello sviluppo del 5G e durante il nono Global Mobile Broadband Forum dal titolo “5G Inspiring the Future” ha annunciato ufficialmente la consegna di oltre 10mila stazioni basi per la trasmissione di dati che segnano sostanzialmente l’inizio dell’uso commerciale di questa tecnologia. “Il 5G avvierà una rivoluzione tecnologica – ha affermato Ken Hu, Rotating Chairman del colosso cinese – Porterà nuova energia a tutto il settore ICT e innescherà cambiamenti radicali nel business, creando opportunità finora mai immaginate”. Il manager ha poi invitato i partner industriali ad adottare un nuovo approccio alla sviluppo dei prossimi dispositivi connessi e delle applicazioni. Il supporto dell’intelligenza artificiale online e tramite il cloud permetterà di passare dalla modalità “plug and play” a diventare “plug and think”.
“Il 5G trasformerà la connettività in una piattaforma. Con il 5G, le connessioni a reti wireless miglioreranno ulteriormente, fornendo una connettività stabile, diffusa capillarmente e senza limiti per tutte le persone e gli oggetti – ha spiegato il Hu – Attualmente, la maggior parte degli oggetti e dei dispositivi elettronici non sono connessi. Con il 5G, essere online e connessi diventerà l’impostazione di default per ogni oggetto e dispositivo”. Il nuovo standard offrirà un’enorme potenza di calcolo con una latenza vicino allo zero permettendo la diffusione dell’AI e di prodotti con accesso a risorse inesauribili basate sulla nuvola. Il top manager di Huawei sottolinea anche come gli operatori di telefonia mobile ad oggi non dispongano di sufficiente spettro per poter garantire un’esperienza ottimale in 5G e chiede ai governi un armonizzazione delle frequenze mantenendo i costi inferiori a quelli del 4G. “Per quanto riguarda i siti, la realizzazione delle reti è un’attività costosa – ha proseguito Hu – Incoraggiamo i governi a rendere disponibili maggiori risorse pubbliche per agevolarne la realizzazione. Le infrastrutture di servizio condivise, come i tetti e i pali della luce, possono aiutare gli operatori a ridurre i costi e i tempi, e persino a costituire nuove fonti di entrate per i servizi pubblici”.