Big G sta rendendo disponibile la piattaforma di AI che permette di compiere azioni avanzate attraverso un semplice comando vocale. Si parte dagli USA
Quando lo ha presentato, al recente I/O 2018, Google non è stata esente da critiche per Duplex. Si tratta della piattaforma di AI che permette, tramite percorsi veloci e semplici, di compiere operazioni complesse attraverso la voce e l’utilizzo di una tecnologia intelligente e automatizzata. Il demo fatto vedere in occasione della conferenza per sviluppatori in primavera ha spiegato meglio di mille parole di cosa poteva trattarsi.
Una volta attivo e funzionante, Duplex consente di prenotare un tavolo al ristorante, una seduta dal parrucchiere e altri contesti simili, lasciando che sia l’AI di Mountain View a svolgere da sola tutta la trafila, telefonata compresa. Dopo aver indicato al software le proprie preferenze, questo agisce in autonomia senza incontrare intoppi nella comunicazione con l’interlocutore in carne e ossa dall’altra parte.
Cosa succede
Il bello è che se la tecnologia pareva distante nel tempo, Google l’ha già resa disponibile, almeno per chi possiede una delle tre generazioni di Pixel e vive negli Stati Uniti. Qui sarà presto possibile cercare un negozio o un’attività sul web, cliccare sul numero di telefono e lasciare che Duplex esegua i vari passi verso la prenotazione di un servizio.
C’è da dire che, incalzata dalla comunità di preoccupati per tale escalation della AI nella società, l’assistente virtuale dovrà prima “annunciarsi”, specificando di essere un chatbot, a quel punto l’interlocutore potrà decidere di proseguire o meno. E c’è di più: le società che non vogliono entrare in contatto con Duplex possono negare l’opportunità flaggando una voce del menu apposito sull’app MyBusiness per Android o iOS. In questo modo si negherà la conversazione con i bit e anche la possibilità di migliorarla e farla crescere.
