Dell Technologies Forum 2018, tra universi multipli e AI

Dell Technologies Forum 2018
Al Dell Technologies Forum 2018 si è parlato di 5G, trasformazione digitale, server, data center, intelligenza artificiale e cybersecurity

Anche quest’anno Dell EMC ha portato in Italia l’evento con cui fa il punto della situazione sulle novità che coinvolgono la compagnia e i clienti. Questa volta col supporto del “Digital Transformation Index”

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Al Dell Technologies Forum 2018 si è parlato praticamente di tutto: 5G, trasformazione digitale, server, data center, strategie di mercato ma soprattutto intelligenza artificiale e cybersecurity. Due temi su cui la compagnia ha cominciato a investire anni fa e che adesso si pongono quanto mai centrali nelle logiche di business di tante organizzazioni, non solo big. Caratterizzato dal claim “Make It possible”, il forum ha permesso ai Vice President & General Manager di Dell EMC Italia, Marco Fanizzi e Filippo Ligresti, di spiegare i trend che stanno già segnando il prossimo futuro dell’azienda, con un occhio alle mosse societarie.

“Quello che vogliamo fare è usare la tecnologia per guidare il progresso umano – ha esordito Ligresti – ma sappiamo di doverci confrontare con delle sfide importanti. Ad esempio la mancanza di skill formate per cogliere il meglio dallo sviluppo della tecnica oppure la paura che gli investimenti oggi non portino a risultati concreti domani. Eppure l’Industria 4.0 e la crescita dell’IoT, anche grazie agli incentivi governativi, dimostrano che c’è voglia di innovazione, di cambiare pagina e far evolvere i settori. Come Dell EMC crediamo fortemente nell’affermazione di alcuni paradigmi dirompenti, che guideranno di certo le applicazioni di nuova generazione anzi, già accade, con l’AI, il 5G e l’edge computing”.

Tutto, come è risaputo, gira intorno al dato. “La consumerizzazione dell’informazione ha creato un boom di produzione, fruizione e richiesta del digitale. Se prima l’informatica guardava a ERP e CRM, oggi mira al miglioramento dei processi produttivi – sottolinea Fanizzi – si tratta di vantaggi direttamente percepibili, perché in grado di portare a effetti misurabili nel breve periodo. A essersene accorte sono le compagnie che hanno scommesso sui nuovi flussi, ottenendo un beneficio rispetto a chi è rimasto ancorato a sistemi passati”.

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Dopo i due manager, a salire sul palco è stata Patricia Florissi, Vice President & CTO di Dell EMC, che ha illustrato la strategia tecnologica di medio e lungo termine dell’azienda e le iniziative volte a rispondere a specifiche esigenze del mercato. “Per Dell EMC sta per cominciare una nuova era che chiamiamo multiverse. È la crasi di multiple universe, nel senso che siamo a un punto in cui la galassia del digitale è strettamente collegata a quella del mondo fisico. Non si può più parlare di universi tangibili e proporzionalmente influenzabili perché oramai i due ambienti si sovrappongono, con un conseguente boost di dati che a ogni secondo entrano ed escono dai nostri dispositivi. Ciò che Dell EMC vede in tale ambito è la necessità di esplorare la forza tecnologica del contesto, nel quale AI, machine learning e deep learning possono facilitare un’adozione su larga scala”.

In calce all’evento, Dell EMC ha presentato lo studio “Digital Transformation Index“, in collaborazione con Intel e basato su dati quantitativi di Vanson Bourne, realtà che traccia lo stato dell’arte della trasformazione digitale nelle medie e grandi aziende e le aspettative dei manager. Da qui è emerso che, in Italia, gli argomenti più scottanti a riguardo del digital sono AI e cybersecurity. Non a caso, il 52%  delle aziende intervistate ha affermato di voler investire nell’intelligenza artificiale entro i prossimi tre anni, mentre oltre il 71% svilupperà progetti legati alla cybersecurity, per proteggersi dai sempre più frequenti attacchi informatici.

“Lo studio mostra chiaramente come le aziende italiane stiano continuando con decisione a portare avanti il proprio percorso di digitalizzazione – ha dichiarato Marco Fanizzi – IoT, intelligenza artificiale, robotica e automazione avranno un impatto sempre più determinante nel mondo del lavoro e porteranno cambiamenti favorevoli per il nostro Paese. La maggior ampiezza di banda data dalla tecnologia 5G sarà un vero e proprio volano per tutte le soluzioni legate alla trasformazione digitale, che necessitano di alta velocità di trasmissione di grandi volumi di dati e di edge computing”.

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Concludendo, Filippo Ligresti ha ricordato i segnali positivi di crescita di aziende con un business prettamente digitale. Per questo: “Bisogna continuare a concentrarsi su alcuni aspetti chiave, quali le risorse per costruire le nuove infrastrutture di base (reti adeguate, neutrali, 5G) che possano supportare il traffico, oramai di dimensioni importanti e in aumento perenne”.