Dopo quattro anni di sviluppo, il lettore multimediale che ha fatto la storia dell’informatica sta tornando sugli smartphone Android e iOS
Non ci vorrà molto per rinverdire quelli anni 2000 in cui Winamp regnava indiscusso player preferito per ascoltare la musica. Il software sta vivendo una fase di ri-sviluppo alquanto lunga, datata almeno 2015. Dopo quattro anni, dunque nel 2019, sarà pronto per rituffarsi nel magico mondo della multimedialità. Secondo TechCrunch, il programma verrà rilanciato come lettore audio dedicato per iOS, Android e desktop, capace non solo di mettere in play le canzoni ma anche podcast e altre fonti, sebbene pare difficile che possa integrare lo streaming di client dedicati, come Spotify.
Come funzionerà
Winamp, nato grazie a due studenti programmatori dell’Università dello Utah, Justin Frankel e Dmitry Boldyrev, è stato rilasciato la prima volta nel 1997. L’anno seguente Frankel ha fondato la società di software, Nullsoft, continuando lo sviluppo fino al 1999, quando l’azienda è stata acquisita da AOL. Quest’ultima si è occupata del miglioramento di quando ha annunciato di volerlo chiudere a seguito della fine del supporto.
Tuttavia, una vera chiusura non è mai avvenuta e nel 2014 Winamp è stata acquisita dalla piattaforma radio online Radionomy. Le voci di un nuovo aggiornamento sono balzate sul web di sovente, senza troppe conferme ma pare che ora sia la volta buona. “Il prossimo anno ci sarà una versione completamente nuova, con l’eredità di Winamp ma un’esperienza di ascolto più completa – ha spiegato Alexandre Saboundjian, CEO di Radionomy a TechCrunch – si potranno ascoltare gli MP3 ma anche i brani sul cloud, podcast, stazioni radio in streaming, playlist personali”. La nuova app, a quanto pare, solcherà i negozi digitali non prima di metà 2019, sia in declinazione mobile che desktop.