Innovazione e nuove realtà. Formazione, capacità progettuale e capacità realizzativa. L’annuale appuntamento con l’innovazione targata VEM Sistemi, alle porte di Bologna, si conferma una kermesse di novità tecnologiche e applicazioni concrete per l’industria e il business
Un’azienda che in poco tempo ha saputo costruire e ottimizzare un gruppo attivo in molte aree del business ICT, e che ogni anno accoglie clienti e partner a Bologna in uno degli appuntamenti più attesi dalla business community. Stiamo parlando di VEM sistemi e dell’evento VEMFWD2019, appena conclusosi in una sede d’eccezione: la Fondazione Fashion Research Italy, nell’ex stabilimento industriale del marchio La Perla, tra i brand del Made in Italy più conosciuti nel mondo – e oggi polo didattico, espositivo e archivistico. Già il titolo dell’evento di quest’anno, “Building Futures” evoca i temi portanti di tutta la giornata. L’obiettivo è progettare e costruire insieme alle aziende i “futuri” possibili, cavalcando l’innovazione nel modo di essere e fare impresa. Lo spazio demo VXperience, allestito in un edificio adiacente a quello principale, ha permesso di toccare con mano alcune delle soluzioni proposte in collaborazione con partner quali Cisco, Schneider Electric, NetApp, Melazeta, Panduit, Signify, Comsec, Citrix, Relayr, Retelit, Riverbed, RSA, VMware infine Certego e myDev, aziende del Gruppo VEM dedicate rispettivamente alla security e allo sviluppo software e business intelligence. Ma come prepararsi a un futuro imprevedibile? Mettendo al centro l’innovazione in tutti i settori. Dal sistema informatizzato di prenotazione e controllo delle sale riunioni tramite pc, tablet o smartphone myMeetingRoom, ai controlli over ip di luci e temperatura delle sale – alla soluzione per la gestione di uno spazio retail digitalizzato, fino alle soluzioni IoT per ambienti industriali.
IL FUTURO SI COSTRUISCE INSIEME
«La nostra filosofia verso i clienti si basa su tre capisaldi: Talk, Teach and Touch» – ha esordito Stefano Bossi, amministratore delegato di VEM sistemi. Nell’ecosistema dell’innovazione, VEM si propone come elemento catalizzatore dello sviluppo del tessuto produttivo secondo la logica di filiera. E in questa prospettiva, non sorprende affatto la recente nomina di Stefano Bossi a presidente della filiera Digital di Confindustria Emilia, prima per fatturato nel settore manifatturiero. Gli interventi – moderati da Marta Perego, giornalista e conduttrice televisiva – sono proseguiti con la presentazione di Horacio Pagani, fondatore e chief designer di Pagani Automobili. Pagani ha raccontato come – nato in Argentina da padre italiano, originario di Appiano Gentile, provincia di Como, dove la famiglia gestiva da oltre un secolo la bottega del pane – abbia realizzato il suo sogno di tornare in Italia e costruire automobili a Modena. «Occorre studiare sempre ed essere consapevoli dei proprie limiti» – ha commentato Pagani. Il vero leader «sa tirare fuori dalle persone le idee migliori», cosa che Pagani ha fatto dal 1999, con la presentazione al Salone dell’auto di Ginevra della sua prima supercar, e diventando in poco tempo produttore di successo di auto sportive di lusso.
IL CANTIERE DELL’INNOVAZIONE
«Le nostre tecnologie devono essere semplici, aperte, sicure, programmabili e automatizzate» – ha detto Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia, facendo il punto sulle possibili connessioni, non solo tecnologiche ma anche di sapere, come alcune iniziative di Cisco che coinvolgono non solo partner e clienti, ma anche la formazione dei talenti del futuro. Infine, le presentazioni di Ivan Ortenzi, chief innovation evangelist di Bip e di Marco Bubani, direttore innovazione di VEM sistemi hanno offerto una panoramica sulle diverse strade prese dall’innovazione in vari campi. «Per innovare non bisogna dare nulla per scontato» – ha dichiarato Ortenzi, mentre Bubani ha citato uno studio che sostiene che le idee più importanti per l’innovazione nascono all’interno di riunioni dove si confrontano più punti di vista. «Pianificare, costruire e correre» – sono state parole chiave dell’evento. Perché il futuro si pianifica e si costruisce insieme – a volte correndo – per stare al passo con la trasformazione digitale. «Ogni anno, investiamo circa il 10-12% del fatturato in ricerca e sviluppo. L’innovazione è un cantiere aperto a clienti, partner tecnologici, università, istituzioni e centri di ricerca» – ha detto Stefano Bossi, che in conclusione ha annunciato anche l’istituzione di un Experience Center permanente e il nuovo accordo di partnership esclusiva per l’Italia con Comsec, azienda israeliana specializzata nell’information security.