Nella magnifica cornice di Palazzo Madama – connubio di duemila anni della Storia di Torino – si è svolto il 26 ottobre scorso il momento saliente di un evento di due giorni promosso da TIM, Ericsson e Comune di Torino, dedicato alla nascente tecnologia mobile di quinta generazione, cosiddetta 5G.
Nella magnifica sala affrescata del primo piano ne hanno illustrato i contenuti l’Assessore all’Innovazione & Smart City della Città di Torino: Paola Pisano, l’Assessore alle Attività Produttive, Innovazione e Ricerca della Regione Piemonte: Giuseppina De Santis, il CTO di TIM: Elisabetta Romano, il Direttore Strategy, Innovation & Customer Experience di TIM: Mario Di Mauro e l’AD di Ericsson Italia, Federico Rigoni. Curioso notare come il motto dei Savoia-Cargnano che campeggia negli stemmi della sala – “in stipite regnat”, che contraddistingue fierezza e determinazione – ben si è sposato con il primo intervento di Paola Pisano, che ha ricordato come Torino sia sempre stata votata (e illuminata) all’innovazione e anche l’occasione del 5G lo conferma. Ha anche auspicato sano pragmatismo, confidando che la sperimentazione sul 5G possa poi creare Valore alla Città e ai suoi cittadini. Una “best practice” quella che si sta realizzando a Torino in ogni caso importante e di livello mondiale, come ha anche sottolineato Elisabetta Romano, ricordando che ciò è soprattutto frutto dell’eccellenza dei laboratori d’innovazione di TIM, radicati da decenni sotto la Mole.
Grazie a queste competenze è stato possibile attivare la prima antenna 5G a onde millimetriche nel centro storico di Torino e garantire l’infrastruttura per quei servizi sperimentali che sono stati oggetto di demo live e che citerò a breve. Servizi con cui Torino compie un passo fondamentale verso la realizzazione di quella che viene immaginata la “Gigabit society”, come ha raccontato Mario Di Mauro di TIM, vera e propria “rivoluzione”, dove la robotica, i droni e le applicazioni di smart city e virtual reality potranno esserne i driver. Un futuro denso di opportunità e sfide, in cui non sarà facile orientarsi – come ci ha ricordato Giuseppina De Santis – ma che necessiterà del coinvolgimento di tutti gli attori: dalle organizzazioni pubbliche, alle università, alle imprese private. Un impegno nella trasformazione digitale del nostro Paese che viene raccolto anche da Federico Rigoni di Ericsson, proprio nell’anno del centenario di Ericsson in Italia, e che ha pienamente collaborato all’iniziativa di Torino.
Ricordando come il 5G promette ultra-velocità, latenza dieci volte inferiore rispetto alle reti mobili attuali e capacità di connettere un numero elevatissimo di dispositivi, ecco un breve cenno delle demo live presentate:
- la prima auto connessa e guidata da remoto su rete 5G, ovvero di un sistema che, ricevendo tutte le informazioni sull’ambiente circostante, consente ad una persona di controllare il veicolo facendolo muovere da remoto;
- un’importante applicazione sviluppata in collaborazione con Seikey, legata al monitoraggio ambientale attraverso droni;
- una Mobile Training Cell in cui un simulatore riproduce in 3D, su un monitor, i movimenti del braccio robot reale tramite connessione 5G, il tutto in collaborazione con Comau;
- la “Smart City Control Room di Torino” che permette l’accesso integrato a vari servizi 5G per la città, ad esempio legati alle tematiche del traffico, dei parcheggi, della gestione luci, della gestione rifiuti, del monitoraggio ambientale…;
- un tour immersivo e virtuale delle Gallerie del Museo Pietro Micca, attraverso l’utilizzo di occhiali per la Virtual Reality, con la possibilità di interagire con una guida reale del museo ed esplorare anche aree attualmente non accessibili al pubblico;
- quattro aree su diversi ambiti della vita quotidiana delle persone;
- Intel ha anche mostrato un prototipo di PC su rete 5G.
Tanta carne al fuoco nel primo evento in Italia aperto al pubblico sul tema e una TIM che dimostra di credere tantissimo nell’evoluzione verso il 5G, e che ne prevede il lancio commerciale per il 2019. Del resto sta investendo tantissimo, come dimostra l’aggiudicazione per ben 2,4 miliardi di euro delle frequenze 5G messe in gara dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Un evento che, cito testualmente quanto ha emozionalmente dichiarato Mario Di Mauro nell’incipit del suo intervento, è stato “la coronazione di un bellissimo sogno”. Un sogno che sta diventando realtà.