Snapchat sfida Istagram, arrivano gli acquisti online grazie ad Amazon

Snap vieta i messaggi anonimi da app di terze parti

Snapchat negli Stati Uniti oggi consente di effettuare acquisti online grazie al supporto di Amazon. Basta inquadrare i prodotti con lo smartphone per visualizzare il relativo link al sito di e-commerce

Settimana scorsa è nato un sodalizio che potrebbe dare un vantaggio non indifferente a Snapchat rispetto alla concorrenza. L’app di messaggistica ha infatti stretto un accordo con Amazon per quanto riguarda lo shopping online. Da qualche giorno gli utenti della piattaforma creata da Evan Spiegel residenti negli Stati Uniti possono effettuare acquisti online sul sito di e-commerce sfruttando la fotocamera dell’app. Per questa operazione è sufficiente inquadrare con lo smartphone un prodotto fisico o un codice a barre. Il sistema provvederà ad effettuare il riconoscimento dell’oggetto e proporrà all’utente il banner di Amazon con relativo link per effettuare l’acquisto. Non solo, Snapchat permetterà anche di visualizzare prodotti simili per avere una maggiore scelta. La notizia ha fatto incrementare i titoli in Borsa di Snap Inc del 2,9% ma soprattutto ha messo una certa pressione ad Instragam, uno dei concorrenti più agguerriti del social network.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Recentemente l’app di proprietà di Facebook, che ha cambiato dirigenza dopo l’addio dei co-fondatori Kevin Systrom e Mike Krieger, ha ampliato le funzioni legate agli acquisti online. Da qualche tempo infatti i marchi possono pubblicizzare i propri prodotti, con relativo link al sito dove poterli acquistare, direttamente nelle Storie e nella sezione Esplora. Instagram per sua natura è la piattaforma ideale per la promozione delle aziende ed è quindi naturale che l’azienda abbia scelto di dedicarsi allo shopping per incrementare il numero degli inserzionisti e di conseguenza i ricavi. La sfida tra il social network fotografico e Snapchat si gioca ora sui click.

Leggi anche:  Dopo X anche Meta rischia un crollo nelle sponsorizzazioni