La collaboration? È nella realtà virtuale

La collaboration? È nella realtà virtuale
Dream ha lanciato un nuovo servizio con cui permette a team e gruppi di lavoro di incontrarsi in realtà virtuale

Dream ha lanciato un nuovo servizio con cui permette a team e gruppi di lavoro di incontrarsi in VR come se fossero intorno alla stessa scrivania

Il nome Dream è appropriato. Per tre anni la compagnia californiana ha lavorato a uno strumento che consente alle persone di sfruttare la realtà virtuale a scopo di collaboration. Il progetto si chiama proprio come la società e oggi è un’applicazione gratuita fruibile con gli occhialini Oculus. In occasione del lancio, gli sviluppatori hanno spiegato meglio cosa c’è alla base della loro idea: “Pensiamo che la realtà virtuale sia un cambio di paradigma essenziale nella storia dell’informatica. Il punto è integrare le esperienze con software, browser e sistemi operativi. Poter incontrare altre persone, che conosci o no nella vita reale, è qualcosa di stupendo e se lo caliamo all’interno di un contesto professionale, beh, il VR può ottenere da ambiente di collaboration uno slancio essenziale per l’adozione”.

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Cosa si può fare

Con Dream si hanno a disposizione tutti i principali strumenti di produttività tradizionale. La differenza, la principale, è che la tastiera virtuale non ha la stessa comodità di una fisica e dunque interagire con i tasti sarà più lento e macchinoso. Per i fautori, la media di digitazione delle parole è tra 30 e 40 al minuto, per cui se la necessità è quella di scrivere lunghi testi meglio togliersi il casco e passare a metodi più classici. Ad ogni modo, la piattaforma dimostra le sue potenzialità quando riesce a fare da sfondo per una serie di utilizzi specifici, come la visione di presentazioni in PowerPoint.

Con gli avatar seduti intorno a una scrivania, discutere in tempo reale sembrerà naturale e, a poco a poco, anche utile e funzionale agli obiettivi. Se a ciò aggiungiamo la possibilità di collegare account Dropbox o Google Drive, allora le opportunità si fanno davvero più vaste e interessanti. Come detto, Dream si può provare gratis, in una sorta di fase di beta testing, la migliore per considerare un suo eventuale ingresso in azienda.

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