ARM lancia la CPU per le auto a guida autonoma

ARM lancia la CPU per le auto a guida autonoma
La volontà di ARM è quella di dare uno scossone al mercato

Si chiama Cortex-A76AE e contiene funzionalità dedicate al self driving di livello 5, quello in cui non c’è bisogno di alcuna interazione da parte dell’uomo

Il Cortex-A76AE non è una vera e propria novità. Derivazione del già conosciuto A76, rappresenta un passo ulteriore compiuto da ARM verso il potenziamento della guida senza pilota. Il chip è infatti stato pensato per salire a bordo delle auto del futuro, quelle più avanzate, capaci di raggiungere il livello 5 dell’attuale classificazione globale. Vuol dire poter scorrazzare per le strade cittadine ed extra urbane senza bisogno di un supporto da parte dell’uomo, che potrà starsene sdraiato tranquillo al posto di guida, magari controllando messaggi ed email.

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La volontà di ARM è quella di dare uno scossone al mercato che, nonostante proclami e annunci futuristici, è ancora fermo a vetture di livello 2 o 3, sia per ragioni tecniche che normative, data l’assenza di una chiara regolamentazione circa ciò che potrà accadere un domani.

Cosa succederà

Il produttore britannico, acquisito dai giapponesi di SoftBank, mira al 2027 come anno in cui le self driving car pienamente autonome non saranno più un miraggio ma uno stato di fatto. La data sembra molto lontana ma in realtà è sin troppo compressa perché fornitori di hardware, aziende automotive e software house, possano dedicarsi con tranquillità allo sviluppo dei propri progetti. Certo, l’argomento non è recente dunque ci si aspetta che i vari laboratori siano già a lavoro da anni su tanti prodotti ma ARM pare essere la prima ad aver rilasciato un sistema davvero completo e dedicato al contesto specifico.

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Tra le tante capacità del Cortex-A76AE, citiamo la funzione Split-Lock, derivata dall’A76. Con questa, i core che compongono il processore possono lavorare separatamente, per massimizzare le prestazioni e gestire carichi di lavoro suddivisi. Ciò sarà particolarmente importante all’interno dei processi di un’automobile, in cui decine di sensori dovranno riportare le informazioni al cervello di base, che dovrà essere privo di lag e indecisioni di sorta.