Servono connessioni profonde tra i diversi dipartimenti all’interno delle organizzazioni. Ci saranno sempre persone che dicono “una volta si faceva così”. L’approccio Agile integrato diventa l’alternativa all’innovazione “sequenziale” ed è la grande sfida per il 2018
Adottare la strategia Agile può cambiare tutto. Non è solo una questione di scelta. Le organizzazioni che passano ad Agile attraversano la trasformazione con un obiettivo chiaro (per esempio, la digitalizzazione o il miglioramento del time-to-market). La trasformazione Agile richiede impegno e deve essere al servizio dell’organizzazione. Non viceversa. Nei processi di trasformazione Agile, di solito si hanno due tipi di organizzazioni. Nel primo gruppo, ci sono le aziende che sono consapevoli del valore di business più elevato e più rapido che possono creare grazie all’approccio Agile. Queste aziende vedono la necessità di un miglioramento continuo. Nel secondo gruppo, troviamo le aziende che vogliono applicare i principi Agile, ma che non sono consapevoli del miglioramento continuo necessario e sono convinte che la trasformazione Agile sia un processo con un inizio e una fine. Le aziende Agile e redditizie sono quelle in grado di rispondere continuamente ai cambiamenti del mercato in modo rapido. Le aziende che pensano che ci sia un modo di lavorare Agile con degli step prefissati a priori non raggiungeranno mai il risultato Agile desiderato: la trasformazione in Agile non è mai “perfetta” perché non è mai completa in modo definitivo.
L’Agile corporate continua a svilupparsi
Una delle maggiori sfide per le aziende nel 2018 è un Agile di tipo completo. Hanno bisogno di organizzare un metodo di lavoro (il metabolismo delle organizzazioni) in modo che l’organizzazione sia in grado di sviluppare, rendere operativi e mantenere i servizi Agile. Pertanto, è necessario che le entità di supporto dell’organizzazione, come le risorse umane, il marketing e le altre line of business, siano coinvolte nelle dinamiche di tipo Agile. Servono quindi connessioni profonde tra i diversi dipartimenti all’interno delle organizzazioni: non solo team con professionisti multidisciplinari, ma anche team multidisciplinari in cui tutte le parti interessate sono coinvolte durante l’intero processo. Va detto che ci saranno sempre persone che dicono “una volta si faceva così”. Ma essere coinvolti nel processo Agile significa evolvere nel processo di interazione in modo tale da eliminare tutti i controlli successivi. L’Agile di tipo corporate richiede collaborazione a livello aziendale sia orizzontale sia verticale. Ma come realizzare questo livello di collaborazione quando i dipendenti lavorano in diversi reparti e non hanno alcuna connessione? L’Agile integrato è la risposta: la grande sfida per questo 2018.
Le risorse umane guidano la trasformazione
Un ruolo importante è riservato alle risorse umane. La domanda è come le HR possono essere disposte per realizzare un’organizzazione Agile, intendendo con questo che il modo in cui le risorse umane servono il resto dell’organizzazione diventa cruciale. Le risorse umane devono: 1) trovare i dipendenti che si adattano al processo di business Agile; 2) conoscere il profilo Agile; 3) devono impostare i giusti modelli di valutazione. L’approccio Agile non riguarda i compiti individuali ma gli sforzi compiuti in team: il “chi fa cosa” diventa improvvisamente meno rilevante.
Di conseguenza, sorgono cambiamenti nel sistema di reclutamento. Sono necessarie nuove forme di sistemi di ricompensa e modelli di valutazione: ricompense incentrate sugli sforzi del team e non sulle prestazioni individuali, e round di valutazione guidati dai membri del team anziché dai manager. Tenere il passo con i premi individuali, per esempio, genererà pressioni sulle prestazioni del team. I bonus individuali condizionano le prestazioni del team. Le prestazioni del team dovrebbero essere in testa nelle valutazioni. Lo sviluppo umano non è un processo di valutazione singolo, ma un processo continuo in cui una persona è al servizio di se stesso. Il team e l’organizzazione identificano ciò che è necessario e agiscono di conseguenza.
Essere a prova di futuro
Nel corso di quest’anno, stiamo assistendo a un fatto interessante: non solo i produttori finali utilizzano Agile, ma lo fa l’intera catena dei prodotti. Al fine di adeguarsi e fornire prodotti, software e servizi il più rapidamente possibile, non è necessaria solo l’organizzazione, ma l’intera catena. Un esempio che cito spesso riguarda un’azienda che ha realizzato un nuovo hardware per un governo europeo. Il governo di questo paese ha predisposto un progetto e ha emesso il bando relativo. A causa del lungo processo di selezione, il fornitore è stato coinvolto dopo un anno. E alla fine hanno impiegato un anno e mezzo solo per ordinare il nuovo hardware. In quel momento, l’hardware in questione era obsoleto e non più disponibile. Le organizzazioni non possono più permettersi un approccio sequenziale lento. Oggi, l’innovazione richiede risposte rapide da parte di tutti i tipi di organizzazioni, compresi i governi. Tutti all’interno di una determinata catena dovrebbero essere consapevoli dell’obiettivo finale. Non c’è spazio nella catena, per le parti che non sono d’accordo. I tuoi fornitori non si adattano alla tua organizzazione Agile? Allora interrompi i rapporti con loro.
La visione determina l’ambito
Il cambiamento inizia con una visione. I progetti Agile non dovrebbero risentire della mancanza di visione. Questo offre la possibilità di selezionare e de selezionare programmi, progetti e requisiti. Pensare in termini di valore è fondamentale nello sviluppo Agile, perché dà lo spazio per scegliere con saggezza. Ma per farlo occorre prima avere visione in grado di guidare l’agire.
Volete adottare un approccio Agile? Il mio consiglio è di pensare a fondo alle ragioni e all’obiettivo che volete raggiungere. Applicando i principi Agile, è essenziale implementarli in modo da contribuire all’obiettivo dell’organizzazione e non viceversa. Agile rende le organizzazioni a prova di futuro, ma ciò è possibile solo quando si è consapevoli della necessità di un miglioramento continuo e tutti gli stakeholder all’interno e all’esterno dell’organizzazione sono consapevoli dell’obiettivo della trasformazione Agile. Usare Agile solo per essere Agile!
Arie van Bennekum
Co-autore del Manifesto Agile, e ancora molto attivo nell’area dello sviluppo di soluzioni Agile dove opera da circa venti anni. Esperto di Agile Project Management, facilitazione del team e coinvolgimento dell’utente. È un pragmatico che incorpora il suo pragmatismo nella struttura, nella disciplina e nel buon senso. Credere nel team, facilitarlo a ottenere il massimo con il coinvolgimento dell’utente finale è il suo focus quando parla, presenta, dimostra e insegna Agile. È presidente dell’Agile Consortium International.
Arie van Bennekum presenterà a Roma per Technology Transfer il seminario “Agile Project Management con Certificazione” il 29-30 novembre 2018.