Orange Business Services, l’AI è un ponte verso il futuro

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La roadmap verso l’AI è un progetto di business che richiede di mettere al centro dipendenti, clienti e partner con le competenze migliori

«Più che della tecnologia in sé mi preoccupa l’intelligenza dell’uomo che utilizza l’AI» – spiega Pier Giuseppe Dal Farra, IoT industry business expert di Orange Business Services. «Se l’intelligenza artificiale (AI) può essere considerata un ponte verso il futuro che cambierà il modo di gestire le imprese e prendere decisioni, allora dobbiamo porci – oggi – il problema di chi progetterà le fondamenta e costruirà questo ponte. Non è solo una questione di regole e di trasparenza. Ma anche di competenze. Sono convinto che dobbiamo maneggiare l’AI con la stessa cautela con cui si discute di bioingegneria». Orange Business Services è la divisione dei servizi alle imprese di Orange, leader globale delle telecomunicazioni. Un giro d’affari di oltre 40 miliardi di euro e 273 milioni di clienti nel mondo.

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Doppia natura di integratore e operatore telco. Ma spirito da startup. Da un anno, anche nel settore bancario, con Orange Bank. «L’AI è uno dei pilastri della strategia di Orange. La roadmap verso l’AI comprende dati, dispositivi, IoT, reti, trasporto, sicurezza, cloud, storage, analisi real-time» – continua Dal Farra. «Coltiviamo l’innovazione in due modi diversi. All’interno, favorendo la maturazione di idee nuove come per esempio in Orange Garden di Parigi o Orange Silicon Valley. E all’esterno, investendo costantemente nella nascita di nuove imprese. Attualmente, sono circa 180 le startup che stiamo finanziando. Tutto questo rientra nel percorso di trasformazione digitale che chiamiamo “data journey”, e che ha l’obiettivo di aiutare le imprese a muovere i passi giusti nel processo di cambiamento, perché ciascuno ha le sue modalità e i suoi tempi di adattamento».

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L’AI è un passaggio necessario nell’evoluzione dei sistemi informatici che governano le imprese. «E come tutti i passaggi evolutivi richiede risorse e anche qualche sacrificio. Alcuni settori sono pronti. Altri no. Crediamo nella centralità del dato e della sua gestione». Come del resto dimostra il completamento, nei mesi scorsi, dell’acquisizione di Business & Decision. «Intorno all’AI bisogna fare chiarezza» – afferma Dal Farra. «Soprattutto, evitando l’uso del termine “intelligenza artificiale”, volto a rivitalizzare soluzioni già esistenti». Oltre agli aspetti normativi e a una regolamentazione europea anche sul fronte degli algoritmi, occorrerà maggiore consapevolezza da parte di tutti sul fatto che i dati raccontano chi siamo. «Perché – conclude Dal Farra – dalla cybersercurity alla vita quotidiana, l’AI porta con sé una sfida che deve essere affrontata insieme per governare le criticità di questa rivoluzione».