Un passeggero del servizio di trasporto privato avrebbe dimenticato in macchina un prototipo del nuovo modello, fotografato e condiviso online dall’autista di turno
Le lunghe leve del marketing arrivano ovunque ma questo è uno di quei picchi difficili da raggiungere. A quanto pare, un cliente di Lyft, servizio statunitense di trasporto privato simile a Uber, avrebbe lasciato a bordo dell’ultimo mezzo preso un prototipo funzionante di Google Pixel 3 XL. A trovarlo è stato ovviamente l’autista che, dopo essersi accorto del modello ancora in via di presentazione, ha deciso di passare le foto ad Android Police, probabilmente dietro lauto guadagno. La storia è talmente strana che non poteva avere finale diverso: una volta aver impresso l’esemplare in un bel po’ di scatti, il tassista ha raggiunto il suo cliente restituendo lo smartphone, e magari facendo finta di niente sull’esclusività di cui era portatore.
Ci siamo vicini
Credere a quanto successo negli States? Si per quanto riguarda il dispositivo in sé, meno per la causalità con cui gli eventi si sono susseguiti. Nella giungla del mercato mobile è evidente che ognuno fa il suo gioco per attirare l’attenzione. La mossa di Google per far salire l’acquolina in bocca agli appassionati non sarebbe di certo la prima e nemmeno l’ultima e magari, stavolta, pure con l’ausilio del marchio Lyft. Di certo c’è che Big G terrà il 9 ottobre un keynote in cui svelerà, probabilmente da Londra, la famiglia dei Pixel 3 e Pixel 3 XL.
In un periodo notoriamente caldo per il settore degli smartphone, con Samsung, Apple e Huawei che si giocano le loro carte top tra agosto e ottobre, la multinazionale americana deve ogni volta superare i propri limiti per porsi all’attenzione del grande pubblico. La difficoltà principale resta l’Europa, dove le rivali hanno un seguito consolidato, mentre negli USA le linee Nexus e Pixel hanno sempre colto un buon interesse, trampolino di lancio per un palcoscenico più ampio ed esigente.