Torna sul mercato la mora più amata dal mondo hi-tech e lo fa con un dispositivo che ha molti punti di forza
Solo qualche anno fa raccontavamo della prematura morte di BlackBerry. Con dati deludenti, mezzo entourage rimandato a casa e prospettive davvero illusorie, mancava poco alla doppia B per chiudere bottega e restituire agli annali il ricordo dei tempi che furono. Con l’arrivo dei cinesi di TCL Communication, le cose sono cambiate, tanto che nel breve il portafoglio di dispositivi della multinazionale fondata in Canada si è arricchito di vari modelli, tra pezzi di pregio e tentativi mal riusciti di azzannare il mercato middle-level.
Le cose migliori, dai laboratori di BlackBerry, escono quando si guarda al passato disegnandolo di futuro. È quello che era successo con il Passport, il Priv e, di recente, con il KeyOne. L’aggiornamento della flotta è arrivato ad agosto e si chiama Key2, un telefono con tastiera qwerty estesa e un mucchio di funzionalità che faranno felici gli utenti pro e non solo.
Come è fatto
Partiamo da un presupposto: il Key2 non si può paragonare agli altri top di gamma attualmente in circolazione. Il suo design lo rende un terminale decisamente diverso dagli odierni full touch, con schermi e fotocamere pazzesche ma privi di quelle chicche che interessano davvero chi con lo smartphone ci lavora e deve badare a ergonomia, versatilità e sicurezza. La keyboard è il fulcro centrale di tutto il discorso: i tasti si premono bene, sono ben distanziati e figli di quel mostro sacro che fu il BlackBerry Bold, forse il telefonino con la migliore tastiera fisica della storia.
Il team di TCL è partito da qui per implementare il touch & feel dell’hardware del Key2, inserendo doppie funzioni, pulsanti di switch rapido tra le app (a patto di assegnare a ogni lettera un software specifico) e integrando lungo tutta la superficie dei bottoni un’area sensibile al tocco, con cui poter scrollare foto e pagine web semplicemente passando le dita sulla tastiera.
A corredo di ciò, un comparto tecnico non all’avanguardia ma in grado comunque di svolgere la maggior parte delle attività che si richiedono a un device moderno. Ha un processore Snapdragon 660, GPU Adreno 512, 6 GB di Ram e 64 GB di memoria integrata. Non manca una doppia fotocamera sul retro (che, diciamolo, non fa miracoli) e una batteria da 3.500 mAh che, complica la diagonale dello schermo da soli 4,5 pollici con rapporto 3:2, riesce a portare l’autonomia anche a due giorni, con un utilizzo non intensivo.
Per quanto riguarda la sicurezza, la piattaforma DTEK protegge il dispositivo, basato su Android 8, criptando le informazioni sensibili e avvisando ogni volta che un’app tenta di accedere a contenuti privati e ai sensori del cellulare. Inoltre, grazie a un paio di applicazioni ad-hoc, come Privacy Shade e Locker, ci si assicura dagli sguardi indiscreti di chi ci circonda e di coloro che entrano in possesso del telefono e potrebbero violare foto, video e documenti personali.
Insomma, il Key2 si pone come compagno di lavoro affidabile e versatile, aperto al vasto mondo Android ma dotato di misure di security che ogni strumento del genere dovrebbe avere, visto che oramai tutti conserviamo su questi aggeggi mobili dati critici e potenzialmente a rischio hacker. BlackBerry Key2 è già in vendita in Italia al prezzo di listino di 649 euro.