Il governo americano ha alleggerito la pena per la cinese, che potrà lavorare con le compagnie del paese in maniera limitata
Una sentenza che è paragonabile a una grazia, almeno a livello commerciale. Il governo degli Stati Uniti ha infatti alleggerito la sua posizione in merito al ban inflitto alla cinese ZTE nelle scorse settimane. Stando alla decisione degli organi preposti, la multinazionale ha facoltà di riprendere il lavoro all’interno del paese, anche in collaborazione con i fornitori locali, a patto che vengano attuate tutte le dovute norme di sicurezza per proteggere i prodotti delle varie linee da eventuali bug o vulnerabilità, volute o no. Nella pratica, ogni rete e smartphone già sul mercato riceverà un update volto a chiudere falle esistenti, scovate anche insieme alle agenzie di sicurezza statunitensi. Non è detto che tali buchi vi siano, ed è per questo che ZTE dovrà operare con la massima trasparenza per essere compliance con le direttive di Washington.
Cosa succede
Alla suddetta grazie però vi sono dei limiti. Il primo è temporale: ZTE ha tempo fino al 1 agosto, quindi meno di un mese, per tappare le falle. Inoltre, la compagnia può trasferire fondi verso le controllate, per operazioni che riguardano il mercato USA, con dei margini che però non sono stati comunicati e, infine, da ora sino a nuovo ordine, le fabbriche della cinese non possono lanciare negli Stati Uniti nuovi prodotti, a qualunque famiglia appartengano.
Si tratta di una demarcazione dovuta in un contesto che è sempre più scettico circa gli oggetti hi-tech che provengono, direttamente o solo per strategie del brand, da paesi ostili agli USA. Di certo ZTE ha accusato il colpo, visto che all’inizio del 2018 aveva annunciato l’arrivo del successore dell’ottimo Axon 7, chiamato Axon 9, la cui produzione ha subito un brusco stop, proprio per il blocco imposto alla collaborazione con fornitori a stelle e strisce. Le fabbriche di alcuni di questi, come Qualcomm, sono fondamentali per l’ottenimento di processori e hardware di prima scelta, da integrare nei telefonini.