Zeta Service: azienda tutta al femminile che fa collezione di premi e cresce

Zeta Service è “Great Place To Work in Europe”

“Dammi tre parole”, un libro di Silvia Bolzoni racconta la storia di Zeta Service

Quando la storia di un’azienda diventa esempio illuminato di una rivoluzione virtuosa nei rapporti con i dipendenti, quella storia può esser letta con lo stesso entusiasmo che si prova sfogliando un romanzo avvincente. È quello che è riuscita a fare Silvia Bolzoni, Founder e Ceo di Zeta Service, sia creando un’azienda dove la qualità del lavoro e dei rapporti umani è all’avanguardia in Italia (tanto da guadagnare i premi più prestigiosi), sia raccontando la sua storia d’amore con Zeta Service. È da poco disponibile infatti “Dammi tre parole – Piccola storia romantica di un’azienda felice”, un libro nel quale Silvia Bolzoni rende il lettore complice nel suo viaggio, dalla nascita dell’idea di Zeta Service alla costruzione tangibile di quel sogno.

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Oggi infatti Zeta Service – creata da una donna e con l’80% di presenza femminile – che si occupa diservizi payroll, amministrazione del personale, consulenza del lavoro e consulenza HR, “aiuta a chiarire, amministrare ed elevare il rapporto di lavoro” all’interno delle aziende. E lo fa partendo dall’esempio: al suo interno la formazione sulla crescita personale dei dipendenti è costante, come costante è l’attenzione per lo sviluppo del lato umano del lavoro e della bellezza, nella collaborazione come nel miglioramento della persona, che porta anche a migliorare come professionisti, tanto da dedicare ad ogni anno un “tema” poi sviluppato giornalmente: nel 2016 il Benessere, nel 2017 la Bellezza, nel 2018 la Felicità, curato da un’apposita divisione aziendale che si occupa specificatamente del benessere dei lavoratori.

«Da sempre lavoro nel mondo del payroll» spiega Silvia Bolzoni, «e in una mia precedente esperienza mi era stato di detto di avere un “eccessivo” orientamento al cliente e alle persone: è da lì che è nato il mio sogno di creare un’azienda fatta a modo mioe che potesse avere proprio in questo “eccessivo” orientamento alle persone il suo punto di forza».

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Uno sportello counselling per questioni professionali e anche private, con un coach professionista a disposizione (al 50% pagato dall’azienda), agevolazioni e convenzioni per i dipendenti, un “maggiordomo” aziendale per la manutenzione dell’auto o il ritiro dei pacchi Amazon… È la vita quotidiana all’interno di un’azienda che solo negli ultimi anni ha ricevuto ben 13 fra i riconoscimenti più ambiti per la qualità e la modernità innovativa dell’ambiente di lavoro. Solo il mese scorso, dopo essere stata selezionata da Borsa Italiana per entrare a far parte del progetto Elite 2018, la “community internazionale di aziende eccellenti, in crescita e che fanno parte di un ecosistema innovativo ed etico”, Zeta Service è stata insignita del Women Value Company della Fondazione Bellisario per la valorizzazione del talento femminile.

Nel libro “Dammi tre parole” ha infine il giusto rilievo un’iniziativa della quale Silvia Bolzoni è particolarmente orgogliosa: il Progetto Libellula. L’attenzione al benessere del personale e la sensibilità femminile ha portato infatti Zeta Service a creare nel 2017 un network di aziende unite dalla volontà di combattere la violenza sulle donne e la discriminazione in generale «perché secondo noi l’azienda non è solo un posto di lavoro, ma è un luogo per fare cultura e diffondere messaggi forti a tutte le sue persone, così come alle famiglie e quindi ai bambini. Il Progetto Libellula propone proprio questo: coinvolgere le aziende nel trattare questotema attraverso dei workshop di sensibilizzazione e riflessione dedicati ai collaboratori».

Il futuro è adesso: Zeta Service, che dimostra come un mondo migliore sia possibile.