Twitter ha cancellato i profili delle persone che avevano meno di 13 anni al momento dell’iscrizione per omologarsi al GDPR
L’avvento del GDPR, il nuovo regolamento europeo per la privacy online, ha imposto ai social network di rivedere la propria politica di iscrizione per quanto riguarda l’età. Tutti coloro che non hanno almeno 13 anni non possono avere un account su queste piattaforme senza il consenso esplicito dei genitori. Twitter, così come altre aziende del web, ha dovuto adeguarsi per poter operare in Europa e da qualche mese ha cancellato gli account di coloro che si sono iscritti al servizio quando non avrebbero avuto l’età consentita per farlo. Molte persone oggi maggiorenni si sono quindi ritrovate il profilo bloccato perché al momento della creazione dell’account avevano meno di 13 anni.
Gli adulti cancellati da Twitter, che ha dichiarato guerra a coloro che acquistano finti follower, hanno sottolineato la questione all’azienda ma al momento il problema non sarebbe stato risolto per tutti. A giugno il social network, che ha pensato all’autenticazione a due fattori tramite hardware per migliorare la sicurezza, ha annunciato che avrebbe lavorato a una soluzione a lungo termine per il ripristino dei loro account ma per diversi utenti il blocco è rimasto tale. Molte cose sono cambiate nel rapporto tra i minori e i social network. WhatsApp, ad esempio, non consente l’utilizzo della sua chat ai ragazzi con meno di 16 anni mentre Facebook e Instagram hanno dato nuove direttive ai rispettivi moderatori dandogli la possibilità di bloccare direttamente i profili degli under 13 anche senza aver ricevuto una segnalazione.