Dopo gli USA, pure nel Regno Unito si sollevano preoccupazioni circa la privacy delle comunicazioni, veicolate dalle infrastrutture della cinese
Il governo britannico punta il dito contro le apparecchiature di rete e di telecomunicazioni di Huawei. Il motivo? Che siano una minaccia per la sicurezza nazionale. Dubbi simili, anzi identici, a quelli sollevati negli Stati Uniti, dove le infrastrutture della compagnia di Shenzen sono state praticamente bandite dalle zone nevralgiche del paese.
Secondo l’HCSEC, Huawei Cyber Security Evaluation Centre, unità stanziata nella contea dell’Oxfordshire e formata nel 2010, assieme ad agenzie locali, per monitorare l’hardware di rete lungo il Regno Unito, ha spiegato che le autorità inglesi stanno indagando sulla possibilità che i network, a cui si affidano decine di telco UK, rappresentino un rischio per la privacy delle informazioni veicolate sull’etere analogico e digitale. La questione è delicata, anche perché la stessa HCSEC viene sottoposta a periodici controlli da parte di nomi quali GCHQ e National Securiy Adviser. Insomma, vi fossero stati dei problemi, le organizzazioni lo avrebbero saputo a tempo debito.
Cosa succede
C’è da dire che l’HCSEC è estremamente indipendente dalle possibili, ma tutte da verificare, inferenze della casa madre cinese. Non a caso, nel suo ultimo rapporto annuale, ha sentenziato di poter offrire una garanzia “limitata” circa la sicurezza dell’attrezzatura di Huawei. Inoltre, ha affermato che non sono stati compiuti progressi nella risoluzione di preoccupazioni precedenti, e che una visita a Shenzhen ha evidenziato una certa mancanza di controllo sulla qualità delle componenti di terze parti. Qui c’è il report completo.
Ecco parte del testo: “L’identificazione delle carenze nei processi di ingegneria di Huawei ha esposto nuovi rischi sulle reti di telecomunicazione nel Regno Unito e sfide a lungo termine per la loro mitigazione e gestione. A causa delle preoccupazioni sollevate, il board di sorveglianza ritiene di poter fornire solo una garanzia limitata sul fatto che non vi siano rischi per la sicurezza dovuti al network di Huawei. Partendo da questa base stiamo consigliando gli addetti ai lavori su come procedere per preservare cittadini e imprese”.
Il processo di sistemazione delle falle rilevate è già in corso e in via di definizione, ovvero di nuova ingegnerizzazione, entro il 2020. In pratica, Huawei interverrà sui dispositivi già in uso, ripensando la produzione dei prossimi. Lo sforzo della cinese, nel voler assicurare i propri strumenti, è reale ed è proprio grazie al continuo monitoraggio che vengono fuori problematiche del genere.