Mobile app: cresce la preoccupazione degli utenti per le capacità di tracciamento e l’accesso ai dati personali

Secondo un recente sondaggio di Kaspersky Lab, le funzionalità di monitoraggio delle app stanno diventando una fonte di preoccupazione per gli utenti italiani: molti temono che le applicazioni installate sui loro dispositivi connessi possano essere in grado di rintracciarli (il 51,2%), di osservare cosa stanno facendo (il 50,3%) o di condividere i loro dati

Gli utenti sono sempre più preoccupati rispetto a quanto possano essere osservate le loro attività su Internet e alla possibilità di essere rintracciati grazie ai segni lasciati dai percorsi fatti online. In un recente sondaggio , Kaspersky Lab ha rilevato che il 60,2% delle persone non si sente a proprio agio nel condividere informazioni sulla propria posizione con i siti web e le applicazioni, una percentuale in aumento rispetto a quanto rilevato nel 2016 (all’epoca pari al 50,6%).

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Inoltre, quasi la metà degli utenti (il 50,3%) dichiara una certa preoccupazione per la possibilità che qualcuno possa osservare tutte le attività fatte o i contenuti visti sui propri device; una percentuale simile di utenti, il 51,2%, dichiara di aver paura del fatto che qualcuno possa rintracciarli usando le informazioni di geolocalizzazione.

Queste preoccupazioni sono fondate; gli esperti di Kaspersky Lab, infatti, hanno scoperto che le app non solo possono aver accesso ad un’enorme quantità di dati (anche di una certa importanza, come la posizione di un utente, le informazioni circa i suoi contatti, le sue attività e molto altro), ma che lavorano spesso in background all’insaputa degli utenti stessi. Secondo la ricerca globale dal titolo “My precious data” condotta da Kaspersky Lab, l’83% delle app Android ha accesso ai dati sensibili dei proprietari e il 96% di queste stesse app può essere avviato senza alcun consenso. Queste preoccupazioni possono comunque essere evitate adottando alcune semplici misure di sicurezza.

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Nonostante tutto questo, le persone non prestano abbastanza attenzione alla sicurezza dei propri dati o alle misure per tutelare la propria privacy, accorgimenti che, invece, potrebbero aiutare a farle stare più tranquille – per esempio, il 35,3% degli utenti coinvolti dal sondaggio ammette di non controllare le autorizzazioni delle app preinstallate sui propri dispositivi Android e iOS, e il 10,6% di loro dichiara di non effettuare il controllo nel corso del download o dell’installazione di nuove app. Per questo gli utenti, pur essendo sempre più preoccupati, restano comunque senza protezione rispetto alla possibile perdita dei loro dati.

“Le app sono diventate una parte importante delle nostre vite quotidiane”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab. “Le usiamo per qualsiasi cosa: modifichiamo le foto, aggiorniamo i nostri account sui social, giochiamo o prenotiamo un tavolo al ristorante. La nostra ricerca, però, dimostra che, nonostante la nostra passione per le app, non per forza ci fidiamo di loro. Le persone sono più attive sulle app che monitorano la loro attività online, ma spesso non mettono in atto misure per proteggersi da possibili problemi, ed è proprio qui che possiamo intervenire, aiutando gli utenti a stare più tranquilli. I nostri prodotti sono progettati specificamente per aiutare le persone a vivere la propria vita digitale e a godere di tutto ciò che Internet ha da offrire senza alcuna preoccupazione”.

Kaspersky Lab può garantire agli utenti protezione dall’attività di app sgradite. Una soluzione come Kaspersky Internet Security per Android, ad esempio, è in grado di proteggere i dispositivi mobili degli utenti da app potenzialmente dannose o che potrebbero accedere ai dati personali. Inoltre, Kaspersky Battery Life è in grado di analizzare tutte le applicazioni presenti sul dispositivo dell’utente, identificando quelle che lavorano in background e che consumano batteria tramite il dispositivo, permettendo agli utenti di fermare queste app “affamate di energia” con un solo tocco.

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