La versione plug-and-play della popolare console degli anni ’80 è del 50% più piccola e più capiente: 64 giochi pre-installati
Il business del retro-gaming è ancora in piedi. Seppur l’apice sia stato raggiunto tra il 2016 e il 2017 con il rilascio della Snes Mini, ancora oggi si parla di revival o tentativi del genere. Il prossimo marchio a tentare la strada dell’operazione nostalgia è Commodore, in uscita il 9 ottobre con il 64 Mini. Si tratta di una riproduzione dal design fedele all’originale del 1982 ma con uno chassis del 50% più piccolo e soprattutto più conveniente dal punto di vista dei giochi a disposizione, ben 64 pre-installati. A corredo anche la mitica tastiera e joystick, anche se solo ques’ultimo funzionerà per interagire con i mondi in rigoroso 2D. Un difetto? La data del 9 ottobre si riferisce alla North America Version, dunque nessun dettaglio per la declinazione europea, che pure non dovrebbe essere lontana.
Cosa può fare
Il sistema ha due porte USB alle quali collegare un joystick extra per i giochi multiplayer (offline ovviamente), ma è anche possibile connettere una tastiera e utilizzare la macchina come un computer di casa funzionante (sebbene datato). Questo aspetto non è da sottovalutare, sopratutto in ambito coding, visto che grazie al linguaggio di programmazione C64 BASIC, si può insegnare ai meno esperti a creare il proprio software, partendo da una delle basi dell’informatica.
La libreria di 64 giochi include California Games, Winter Games, Impossible Mission II, Boulder Dash, Jumpman, Pitstop II, Speedball II: Brutal Deluxe, Street Sports Baseball, Summer Games II, Temple of Apshai Trilogy e Uridium. Nel caso a bordo non vi fosse il vostro preferito di quando eravate bambini/ragazzi niente paura: tramite il tool di developing si possono copiare e incollare i codici già creati dagli altri, per dare nuova vita alle emozionanti sfide degli anni ’80.