Dalla crisi economica globale del 2008, le aziende sono diventate sempre più dipendenti dai propri CFO. Evolvendosi a partire da un ruolo tradizionale incentrato principalmente sulla protezione dei risultati economici, i CFO sono ora responsabili di soddisfare complessi requisiti normativi, identificare nuove opportunità di vantaggi economici e tenere informati i team e i consigli esecutivi con le informazioni necessarie per poter prendere decisioni strategiche.
Di massima importanza per avere successo in questo ruolo più ampio è la relazione tra CFO e CEO. Una relazione forte può moltiplicare la forza dell’azienda. Una relazione debole può significare guai per i dirigenti stessi, oltre che per l’intera organizzazione. Quindi come si presenta una buona relazione? Gli esperti aziendali concordano sul fatto che la fiducia, la collaborazione e una visione condivisa degli obiettivi aziendali sono fondamentali. CEO e CFO dovrebbero avere capacità e personalità complementari. Per esempio, se un CEO tende a essere troppo ottimista (sia sulle proiezioni dei ricavi che sui benefici di potenziali investimenti o acquisizioni), il CFO può fornire punti di vista equilibrati con scenari finanziari basati sui fatti e valutazioni del rischio. È molto importante che questi dirigenti presentino un fronte unito una volta prese le decisioni. Bisogna cercare di evitare di creare l’idea di poliziotto buono e poliziotto cattivo, con il CEO che fornisce sempre buone notizie e il CFO che comunica quelle negative.
La comunicazione è al centro di ogni solido rapporto CEO-CFO. Dovrebbe essere frequente e regolare, onesta e franca. Quando si sostiene una posizione particolare o si esaminano i pro e i contro di una decisione importante, entrambi dovrebbero presentare informazioni solide, approfondimenti basati sui dati ed essere aperti all’ascolto di tutte le parti. Un recente sondaggio EY fatto a 652 CFO indica che il rapporto tra CFO e CEO si sta effettivamente rafforzando. Il 64% dei CFO ha riferito un aumento della collaborazione con i propri CEO; e il 76% afferma di essere maggiormente coinvolto nella strategia aziendale. D’altra parte, i dati della Pulse Survey 2017 di Korn Ferry indicano il lato negativo di una relazione debole. In questa ricerca, il 52% dei CFO intervistati ha dichiarato che lascerebbe volontariamente un’azienda se non avesse un buon rapporto di lavoro con il CEO. Costruire una forte relazione CEO-CFO richiede l’impegno di entrambe le parti. Per soddisfare le esigenze e le aspettative del business moderno, i CFO devono impegnarsi a sviluppare team con competenze e mentalità strategiche.
Devono anche sfruttare la tecnologia per creare una funzione finanziaria che offra ai professionisti della finanza la possibilità di evitare i dettagli transazionali e il lavoro manuale per concentrarsi di più su analisi, previsioni e una forte collaborazione con i leader operativi e altri stakeholder aziendali. I CEO devono assumersi la responsabilità di abbattere ogni limite e blocco organizzativo che i CFO percepiscono come ostacolo. Devono inoltre garantire che i CFO dispongano delle risorse, sia in termini di personale che di tecnologia, per soddisfare realisticamente i requisiti aziendali e normativi, nonché le aspettative degli altri leader aziendali. Infine, è un enorme vantaggio se queste persone si piacciono abbastanza da superare un ritardo imprevisto di cinque ore. Mentre esiste un certo grado di tensione naturale tra questi ruoli esecutivi, una relazione sana consente di condividere e discutere opinioni divergenti. Questo rapporto nel gruppo di executive è un fattore importante per stabilire una cultura aperta nelle organizzazioni di successo.
Ian Rhind è presidente e CEO di Wolters Kluwer Tax & Accounting Corporate Performance Solutions. È responsabile della crescita complessiva e della direzione strategica del portafoglio di prestazioni aziendali della società, tra cui CCH Tagetik per CFO e TeamMate Solutions per i revisori interni.