Ma non solo, le certificazioni inviate alla Eurasian Economic Commission fanno pensare anche a cinque nuovi MacBook, tra cui una versione Air
Che Apple abbia in cantiere nuove generazioni di tablet e computer notebook è oramai chiaro. Qualche dubbio su forme e dimensioni, oltre che a tempistiche di presentazione, ma è evidente che la Mela debba rinverdire alcune sue linee produttive, per non perdere terreno nei confronti della concorrenza. Per quanto riguarda i MacBook, ad esempio, le iterazioni più recenti risalgono al 2016, 24 mesi in cui le altre compagnie hanno raggiunto livelli di innovazione tecnologica invidiabile, che vanno oltre una semplice touch bar sul dorso dello chassis.
Stando alle richieste inviate alla Eurasian Economic Commission, l’autorità presso cui depositare le certificazioni per dispositivi hi-tech che integrano una forma di crittografia, Apple avrebbe intenzione di lanciare almeno dieci nuovi prodotti entro il 2018, cinque iPad e cinque MacBook.
Cosa sappiamo
Difficile credere che la multinazionale possa davvero immettere sul mercato una tale quantità di device ma un briciolo di verità dietro la mossa verso la ECC c’è. Probabile che di iPad ne vedremo tre: uno con formato classico, uno maxi e un iPad Mini. Tutti avranno a bordo iOS 12 mentre cambierà, ovviamente, la dotazione hardware, tanto che il top di gamma nel settore tavolette dovrebbe persino integrare una fotocamera TrueDepth, con Face ID e presenza del notch.
Tre dei cinque notebook vociferati si staglieranno su misure da 13 e 15 pollici, con un entry-level senza touch bar che, in sostanza, sarà una versione aggiornata delle famiglie attuali. Gli altri due, entreranno a far parte delle categorie Pro e Air e, anche qui, ci permettiamo qualche dubbio. La Mela sembrava voler abbandonare la linea di ultrabook nudi e crudi, preferendo puntare su modelli esteticamente simili ma distinti nel comparto tecnico. I nuovi MacBook potrebbero essere gli ultimi basati su microprocessori Intel, visto che Apple è fortemente intenzionata a pianificare un passaggio alle architetture basate su ARM nel 2020.
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