La nuova scheda grafica a 12 nanometri offrirà prestazioni superiori del 20% a quelle ottenute dalla generazione precedente, che ha debuttato nel 2017
L’architettura di nuova generazione AMD, conosciuta come Polaris 30, debutterà alla fine del 2018, secondo alcune fonti cinesi vicine all’azienda. A quanto pare, la scheda sarà prodotta utilizzando il processo finFET a 12 nanometri e offrirà un aumento del 20% delle prestazioni rispetto alle GPU di fascia alta Polaris 20, che hanno debuttato nel 2017. Ma prima di tale lancio, la compagnia svelerà i chip basati su Navi, l’architettura pensata per dispositivi di fascia media, che sfruttano una banda di memoria di tipo HBM2. Navi, successore della tecnologia Vega, userà un processo a 7 nm e finirà anche sulle console videoludiche di nuova fattura, una tra tutte la PlayStation 5.
Cosa sappiamo
In realtà, proprio la Polaris 30 non sarà una vera rivoluzione per AMD, piuttosto un passaggio graduale all’aggiornamento ai 7 nanometri, questo si innovativo sia in termini di design che di potenza e ottimizzazione dei sistemi. Il problema, come spiegano dalla Cina, potrebbe essere il prezzo della GPU, notoriamente molto alto quando si parla di memorie di tipo HBM2. Più che altro, l’esistenza di Polaris sarebbe giustificata da destinazioni high-end volte a fronteggiare le rivali, come la Nvidia Turing, con la volontà di puntare il mercato di massa con le soluzioni Vega, pronte anch’esse verso la fine dell’anno, con la novità PS 5 e altri integrazioni specifiche su desktop e notebook dedicati, oltre alla vendita standalone per l’assemblaggio fai-da-te.
Non vi è alcuna certezza ma dall’Oriente si dice che una variante di Vega potrebbe giungere prima o poi anche su dispositivi mobili, smartphone, tablet o, più verosimilmente, prodotti 2-in-1 che, nei modelli più alti, raggiungono se non superano oramai i desktop classici in quanto a potenza e funzionalità.