È considerato il principale indice di riferimento per i mercati azionari italiani che include le azioni delle società nostrane quotate e maggiormente capitalizzate all’interno del mercato della Borsa italiana.
L’Ftse Mib (letteralmente Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa), che spesso abbiamo sentito nominare nei telegiornali con la pronuncia trascinata ‘futsi mib’ in riferimento a notizie economiche, va a riunire al proprio interno l’80% circa della quota di capitalizzazione del mercato azionario italiano.
Si tratta di un indice relativamente giovane in quanto operativo dal 2009 a seguito fusione tra la borsa di Milano e la borsa di Londra.
Nel linguaggio economico un indice è una media tra i vari andamenti dei singoli titoli che lo compongono; detto che il Ftse Mib riunisce in sé le azioni delle principali aziende italiane (a titolo di esempio basti pensare che sono incluse nell’indice Ftse Mib le azioni di aziende quali Poste Italiane, Telecom Italia, Mediaset, Luxottica, Intesa San Polo, Eni, Enel, Unicredit e così via fino d arrivare al numero complessivo di 40 aziende tutte attive nel settore Banche, Servizi Pubblici e Finanziari, Assicurazioni e commercio) si comprende quindi quanto l’insieme dell’indice possa avere un enorme peso in ambito finanziario economico.
Il meglio del mercato azionario italiano
Il Ftse Mib è infatti ad oggi il principale paniere di Piazza Affari (sede della Borsa italiana) al quale fanno capo azioni di società quotate che si distinguono dalle altre per capitalizzazione e liquidità di mercato. Nell’indice Ftse Mib, nato nel 2009 sulle ceneri del Mibtel, l’allora indice di riferimento del mercato azionario italiano, vanno quindi a confluire, almeno sulla carta, aziende che dovrebbero rappresentare il gotha del mercato borsistico italiano.
Chiamato anche Ftse Mib 40 proprio perché, come detto, riunisce sotto la sua sigla i titoli delle 40 principali aziende italiane quotate in Borsa, dalla sua fondazione avvenuta nel 2009 viene amministrato dalla società privata americana di rating Standard & Poor’s.
Da quando è presente l’indice ha vissuto di momenti altalenanti: nel 2012 ad esempio aveva toccato il suo valore minimo storico salvo poi, nel giro di pochi mesi, raggiungere vette inimmaginabili oltre i 20mila punti.
Il Ftse Mib tra alti e bassi
Quello appena passato, il 2016, è stato un anno piuttosto nero per il ‘futsi mib’ con una forte ondata al ribasso che poche volte si era registrata: non a caso gli analisti hanno parlato di 2016 come annus horribilis per il Ftse Mib che ha risentito enormemente di situazione pesanti a livello globale: la botta di arresto della Cina in quanto a crescita; il calo del prezzo del petrolio; i forti scossoni delle banche italiane; la crisi nel medio oriente e fattori politici che hanno portato ondate di grande incertezza come la Brexit e le elezioni presidenziali negli Usa con la sorpresa di Trump.
Investire nel Ftse Mib vuol dire quindi investire nel mercato delle azioni: oggi sono sempre più i trader fai da te che per questa operazione si rivolgono alla rete in quanto tramite il trading online si può ormai investire su azioni e sugli indici della Borsa. Quindi i panieri che vanno a comprendere una serie di titoli azionari, proprio come il Ftse Mib.
Investire nel Ftse Mib
Questo ha indubbiamente facilitato il compito degli investitori perché, se fino a qualche anno fa, per investire sugli indici era necessario acquistare azioni singole di un paniere per andare poi a bilanciare con cadenza quotidiana il peso delle azioni che lo componevano, oggi si può fare ricorso a strumenti che vanno a facilitare il compito di chi volesse investire sul Ftse Mib: su tutti, i Certificates (strumenti cartolarizzati); i Covered Warrant (contratti di opzione); e gli Etf (Exchange Traded Fund, particolare tipologia di fondo d’investimento). Il tutto anche tramite broker online così da avere accesso facilitato al mercato del Ftse Mib.
Il Ftse Mib è un indice tra i più importanti a livello europeo e sicuramente il più importante in Italia; è vero che durante quasi tutto il 2016 ha perso parecchio arrivando a toccare quota 15.000 punti ma è anche vero che a dicembre 2016 ha iniziato una fase di risalita che potrebbe continuare anche nel 2017. In economia, come noto, si assiste spesso a movimenti ciclici caratterizzati da discese e risalite. E da questo punto di vista il futuro del Ftse Mib a stretto giro potrebbe essere più che mai interessante.