SpaceX posticipa i voli turistici sulla Luna al 2019

Elon Musk prepara le piste di lancio nel mezzo dell’Oceano

SpaceX ha annunciato un ritardo per quanto riguarda i voli turistici verso la Luna. Il primo viaggio non avverrà prima del 2019

L’anno scorso SpaceX aveva annunciato che avrebbe portato i primi turisti in volo nell’orbita lunare entro il 2018. L’agenzia spaziale di proprietà di Elon Musk, che fino a qualche mese fa non aveva i diritti per trasmettere in streaming i suoi lanci, ha oggi rivisto le sue previsioni e si è vista costretta ad ammettere che il sogno di tornare sul nostro satellite è rimandato come minimo alla seconda metà del 2019. Un ritardo nel progetto non significa che questo verrà cancellato. SpaceX “sta ancora ancora progettando di far volare passeggeri intorno alla Luna”, ha confermato il portavoce dell’azienda James Gleeson, anche perché due privati “hanno già versato un acconto significativo”. Ovviamente non sappiamo né i loro nomi né quanto hanno speso per prenotare lo speciale biglietto.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

SpaceX non ha spiegato i motivi per cui ha posticipato i voli turistici verso la Luna ma è probabile che i principali motivi siano due. Il primo riguarda il ritardo nello sviluppo di Falcon Heavy, il razzo di nuova generazione che potrebbe portare l’uomo anche su Marte. Il lancio inaugurale è infatti avvenuto appena 4 mesi fa. L’agenzia spaziale ha avuto problemi anche con la progettazione della navicella spaziale Dragon V2. Questa avrebbe dovuto sostituire le russe Soyuz nel trasporto degli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale già l’anno scorso ma non ha ottenuto l’abilitazione a causa di alcuni problemi dal lato della sicurezza. La nuova tabella di marcia prevede un primo volo di prova con personale qualificato tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. I turisti dovrebbero poi seguire gli astronauti nei mesi successivi. Nel frattempo anche Blue Origin di Jeff Bezos progetta di portare i civili sulla Luna ma è andata anche oltre. Il CEO di Amazon ha infatti già pensato a come saranno le colonie spaziali.

Leggi anche:  Verso la sostenibilità digitale delle filiere italiane della carne