Smart Working Day: “Crescere (fr)Agili” la soluzione di Process Factory per realizzare processi agili e risorse smart

Process Factory ha partecipato allo Smart Working Day 2018, la seconda edizione del tour di conferenze in giro per l’Italia, per presentare tutti i vantaggi e le opportunità del lavoro agile.  

Process Factory è una società di consulenza molto dinamica, che propone soluzioni integrate per la sostenibilità del business delle aziende nel mercato nazionale.

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La società è nata 10 anni fa e da allora cresce senza mai una pausa. Oggi si compone di quattro soci e una decina di collaboratori, millenials dalle enormi potenzialità selezionati negli anni. “Lavorare da noi non è semplice: abbiamo clienti in tutto il Centro-Nord Italia. Mettere sempre il Cliente al centro comporta numerose trasferte e ritmi molto elevati. Ci vantiamo di avere una proposta di servizi sempre innovativi. Da noi cambiamento, sostenibilità, agilità non sono semplici slogan. Il target nostro principale è la PMI con forte propensione all’innovazione. I nostri settori principali sono: fashion, public utilities e PMI innovative”. Ci spiega Tommaso Pierozzi, partner di Process Factory.

“Abbiamo conosciuto lo Smart Working Day tramite i social network. Fin da subito ci è piaciuto l’approccio e la comunicazione che hanno utilizzato i promotori. Dall’evento e da quelli futuri ci aspettiamo una grande eco comunicativa. Nonché tutta una serie di conferme tramite il confronto con altri consulenti su come supportare le aziende a questi cambiamenti.

Allo Smart Working Day Process Factory ha presentato il servizio “Crescere (fr)Agili” dove l’obiettivo è realizzare processi agili e risorse smart. “E’ un percorso complesso, lo sappiamo. Proprio per questo motivo cerchiamo innanzitutto un cambio culturale: nella Direzione/Proprietà prima, e nei dipendenti collaboratori poi. Proattività, Responsabilità, competenze e delega. Queste le nostre leve dove cerchiamo di agire.”

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“Vediamo il mondo del lavoro estremamente critico. Le aziende faranno sempre più fatica a trovare le risorse con le competenze necessarie al giusto costo. In particolare prevediamo per le funzioni ad alta specializzazione (commerciale, engineeering, produzione e post sales) enormi difficoltà nell’effettuare quel ricambio generazionale che le recenti manovre pensionistiche hanno ritardato di almeno 10 anni. La digitalizzazione dei processi sarà difficile, combattuta e con pochi investimenti a disposizione.

Lo smart working interesserà determinati settori, come servizi ed informatica, e funzioni, commerciale, assistenza tecnica e amministrazione, e non sarà ad ampio raggio all’interno dell’azienda, pur avendone le potenzialità. Confidiamo comunque in una rapida “contaminazione” delle dinamiche lavorative: anche se il Legislatore potrà non essere particolarmente veloce e flessibile a cogliere il cambiamento, confidiamo in una “simulazione giuslavoristica” di altri paesi europei che hanno comunque contesti ben differenti. Crediamo che le influenze europee arriveranno anche da noi, unendosi alla capacità del tutta italiana di unire creatività e flessibilità.”