Pensato per gli Always Connected PC, il processore promette il 30% di performance in più e autonomia di 25 ore
Qualcomm ha presentato il suo ultimo gioiello, lo Snapdragon 850. Si tratta di un processore pensato per i dispositivi della linea Always Connected PC, che rappresentano una sorta di ibrido tra classici notebook e gli smartphone. Non a caso, di serie il SoC ha la connettività LTE che, in questo caso, raggiunge gli 1,2 gigabit al secondo in modalità LTE.
Non è certamente questa l’unica particolarità del prodotto. Stando alle dichiarazioni di Qualcomm, lo Snapdragon 850 è in grado di performare circa il 30% in più del modello precedente a fronte di ben 25 ore di utilizzo continuo. Grande importanza viene data all’Intelligenza Artificiale, già presente sulla famiglia 845, che qui dovrebbe lavorare a un regime triplo, dunque con capacità funzionali maggiori.
Cosa può fare
L’annuncio di Qualcomm è arrivato durante le giornate del Computex di Taipei, dove la compagnia ha spiegato che sarà Samsung la prima a integrare il processore dentro un dispositivo per i consumatori. Quale? Potrebbe essere il Galaxy S10 del prossimo febbraio visto che il Note9 atteso a settembre è sinceramente troppo vicino.
Resta l’ipotesi Galaxy X ma il famigerato dual-screen pieghevole della coreana è ancora un progetto segreto e per nulla certo. E se dovessimo andare anche oltre, ci sarebbe da pensare che nel portafoglio di Samsung non c’è alcun Always Connected PC e vista la declinazione della CPU non è detto che non ne arrivi uno da qui alla fine dell’anno, magari un 2-in-1 che dia seguito al Galaxy Tab S3.