Anche il prossimo smartphone di Google avrà un singolo sensore sul retro a dispetto di tutta la concorrenza che è già oltre
Quantità non sempre è sinonimo di qualità. Il Pixel 2 di Google aveva, in un certo senso, sorpreso tutti, dedicando al reparto fotografico principale una sola fotocamera. I concorrenti top di gamma avevano già azzardato il doppio sensore, capace di abilitare effetti particolari, come il bokeh, e profondità di campo maggiori, anche in fase di post-produzione. Eppure, il telefonino di Big G non aveva sfigurato nei confronti delle varie Apple, Samsung e Huawei, eccellendo in alcuni contesti grazie alle innovazioni lato software, che avevano reso lo scatto e i video migliori di quanto si pensasse.
Cosa sappiamo
Ancora più stupefacente è quanto si legge online nelle ultime ore, e cioè che anche il Pxiel 3 monterà una fotocamera posteriore singola. Il particolare riguarda il modello XL, ovvero quello che dovrebbe comportare le innovazioni maggiori nel design, ospitando un notch in stile iPhone X e un form factor più futuristico. Perché allora Google si è fermata a un solo sensore? Probabilmente per la convinzione che non serva aumentare l’hardware per ottenere risultati d’eccellenza, piuttosto lavorare su quanto c’è già tramite algoritmi e calcoli computazionali dedicati. Se dovesse avere ragione, Big G sfaterebbe un mito attuale, che vede per alcuni addirittura tre camere sul retro, come promessa di opportunità di scatto ulteriori.
Sicuramente la scelta di Google è sfidante perché il rischio è quello di essere rimasti indietro rispetto alla concorrenza. Lo scorso anno il portale specialista DxO aveva piazzato, per un certo tempo, il Pixel 2 in cima alla lista degli smartphone fotograficamente più performanti ma non è detto che anche questa volta vada allo stesso modo.
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