Gli hacker di Fortnite su Android

Nei piani di Epic un metaverso per il gaming

La mancanza di un’app ufficiale del gioco sul Play Store sta spingendo i criminali a veicolare virus e minacce agli utenti poco informati

Fortnite è, da mesi, il gioco più di successo su iPhone. Al di là delle metriche peculiari, il trend è utile per capire quanto scaltri siano gli hacker nell’approfittare di ciò che accade ogni giorno nel panorama mobile per cercare di ingannare gli utenti. Vista l’assenza del titolo su Android (che dovrebbe arrivare in estate), gli smanettoni stanno inondando il web di versioni non ufficiali farlocche, piene di malware, ospitate non sul Play Store ma sotto forma di file apk sui più improbabili portali. Il motivo? Cogliere l’interesse delle persone che digitano su Google come installare Fortnite su Android, convinti di poter effettuare un porting casalingo da iOS.

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Cosa succede

I risultati di ricerca puntano proprio verso i portali su cui sono stati caricati gli apk che, una volta installati manualmente sul telefono, cominciano il loro lavoro di raccolta bottini. Il modus operandi è il seguente: l’applicazione avviata chiede di scaricarne altre dal Play Store in modo da sbloccare la principale. Purtroppo, i download spinti dalla fasulla Fortnite non servono a un bel niente se non a rimpinguare le tasche delle software house che le hanno lanciate, legittimamente, sullo store.

Le conseguenze sono meno drastiche di virus molto più sofisticati e invasivi ma, se possibile, portano a casa guadagni anche maggiori peraltro con uno sforzo di compilazione software minimo. Per salvaguardare l’incolumità del proprio device basta seguire una sola regola: prelevare app solo dai negozi ufficiali, dunque Play Store per Android e App Store per iOS, così da evitare di cadere vittima di furbetti da strapazzo.

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