L’hacking alla piattaforma di scambio ha causato un calo di oltre il 5% del valore della moneta, il punto più basso da fine maggio
Per comprendere quanto sia volatile il valore economico dei Bitcoin basti pensare che l’hacking di una piattaforma che ne conservava, solo in parte, un certo numero ne ha causato una rapida discesa. Dopo la violazione a Coinrail, noto servizio di exchange con base in Corea del Sud, i Bitcoin hanno perso il 5,1%, scendendo così al loro punto più basso sin dal 23 maggio. Nell’hacking al sito, sono stati coinvolti sia la famosa criptomoneta che altri token meno conosciuti dalla massa ma scambiati nel sottobosco della rete con una certa frequenza. Il punto è che, seppur Coinrail non sia la più grande community di scambio online, la crescita delle attività di furto da parte dei cybercriminali causa, periodicamente, una perdita di fiducia nelle valute crittografiche, se non altro per l’estrema digitalizzazione su cui si basano
Cosa succede
Ciò è probabilmente dovuto al fatto che le persone non credono che la criptovalute sia una scommessa sicura dato che i soldi che guadagnano potrebbero essere improvvisamente spazzati via da criminali informatici intraprendenti o opportunisti. Per questo, anche se il prezzo dei Bitcoin è da un lato in caduta libera, dall’altro è destinato a risalire entro breve, visto che le currency sottratte vengono comunque caricate su altre piattaforme.
La scelta migliore è quella di investire con estrema prudenza e cautela ma le stesse agenzie di exchange si sono attrezzate per prevenire o mitigare i danni. Coinrail, ad esempio, ha messo in piedi un’operazione congiunta per recuperare parte del bottino rubato dagli hacker, monitorando costantemente i servizi principali e cercando di tracciare una linea tra i Bitcoin conservati originariamente su di essa e quelli investiti altrove.