Cresce la reputazione dei manager dell’industria: le performance di Bombassei (Brembo), Tronchetti Provera (Pirelli), Roberto Colaninno (Piaggio) e Alessandro Profumo (Leonardo) fanno crescere la reputazione del loro settore grazie a investimenti su tecnologie all’avanguardia, sostenibilità e Intelligenza Artificiale
Sergio Marchionne mantiene la pole position di TOP Manager Reputation, l’osservatorio permanente realizzato da Reputation Manager, che ogni mese monitora la reputazione online delle figure apicali delle principali aziende italiane. Il numero uno di FCA-Fiat questo mese realizza un punteggio di 77,41, registrando una lieve flessione rispetto al massimo storico raggiunto nel periodo precedente. Se da un lato non mancano i contenuti che sostengono la sua reputazione online, come le novità annunciate dal manager al Salone di Ginevra, in particolare la strategia per far diventare Jeep il più grande brand del gruppo e la promozione ottenuta da Moody’s, d’altro canto nell’ultimo periodo alcune dichiarazioni del manager su temi caldi come il ridimensionamento di Fiat in Europa e le elezioni politiche, hanno suscitato un certo dibattito e attirato qualche critica. Interrogato sul Movimento 5 Stelle, Marchionne chiosa: “Ne abbiamo viste di peggio”, ma il commento non è piaciuto all’ex di Ferrari Luca Cordero di Montezemolo che, senza citare direttamente il manager ma lasciando fare la correlazione ai giornali, ammonisce: “Rimango molto sorpreso nel vedere come esponenti importanti della cosiddetta classe dirigente salgano sul carro del vincitore prima ancora che questo abbia cominciato a muoversi”.
Al secondo posto Urbano Cairo accorcia le distanze con un punteggio di 75,12, guadagnando 3,84 punti rispetto alla rilevazione precedente, grazie a molti eventi rilevanti che hanno conferito ulteriore forza alla sua identità digitale, come: i risultati finanziari positivi di RCS, dopo il primo anno totalmente sotto la sua guida, il nuovo mensile Corriere Innovazione, gli ascolti in crescita di La7, i primi dieci anni del Corriere Fiorentino.
Francesco Starace è stabile sul terzo gradino del podio con un punteggio di 64,31. Interventi e iniziative a favore dell’integrazione innovazione-sostenibilità sono come sempre i pilastri comunicativi della sua identità digitale. Il manager ha annunciato la volontà di spegnere entro il 2025 le ultime due centrali a carbone e la necessità di definire al più presto con il Governo che si insedierà le misure per gestire questo delicato passaggio.
In top 15 entra per la prima volta Emma Marcegaglia, Presidente di ENI che, salendo di tre posizioni, arriva al tredicesimo posto con 50,81 punti e continua la parabola ascendente di Matteo Del Fante, AD di Poste Italiane che, con un punteggio di 55,62, conquista la settima posizione in classifica guadagnando ben cinque posti e 5,32 punti rispetto alla rilevazione precedente. Il suo piano industriale è accolto con favore dai mercati, il titolo vola in borsa e i giornali celebrano l’impresa del top manager: “Le Poste di Del Fante infiammano il mercato sui dividendi”.
Ottime performance per i manager dell’industria Alberto Bombassei, Presidente di Brembo, sale di due posizioni guadagnando l’undicesima con un punteggio di 51,32, grazie a: risultati finanziari positivi del 2017 che fanno impennare il titolo azionario, la Carbon Factory di Brembo, “il nuovo stabilimento dedicato alla lavorazione di materiali speciali in carbonio che correranno sulle piste di tutto il mondo” per F1 e MotoGP e la celebrazione dei 20 anni del sito di Mapello.
Al 21simo posto con un balzo in avanti di ben 15 posizioni e un punteggio di 48,77 (+2,83 punti) arriva Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e AD di Pirelli, che a marzo si è aggiudicata il premio Ipo of the Year 2017, per il suo ritorno in borsa nell’ottobre 2017, ipo già precedentemente premiata agli Oscar di Bilancio a Piazza Affari come miglior comunicazione finanziaria. I risultati positivi del 2017 e la crescita prevista per il 2018, i nuovi investimenti in America Latina e il lancio a Ginevra dello pneumatico intelligente che “dialoga con l’auto”, sono ottime frecce nell’arco del top manager milanese che mette a segno un bel colpo per la sua reputazione.
Subito dopo troviamo in 22sima posizione Roberto Colaninno, Presidente e AD di Piaggio, che con un punteggio di 48,66 (+2,62) guadagna 12 posizioni. Anche nel futuro di Piaggio, che ha appena presentato la nuova Aprilia per il MotoGP, c’è l’intelligenza artificiale e Colaninno spinge l’acceleratore: «Nelle riunioni stiamo parlando di intelligenza artificiale e robot umanoidi, nuovi modelli con tecnologie innovative, meno inquinanti e più sicuri, senza dimenticare che devono dare soddisfazioni a quei pazzi dei motociclisti – scherza – Com’è questo futuro? Magico».
Alessandro Profumo, AD di Leonardo, guadagna 13 posizioni e si piazza al 29simo posto con 47,57 (+2,58). Uno slancio derivato soprattutto dall’importante risultato segnato con la maxi-commessa in Qatar, a cui Leonardo ha venduto 28 elicotteri per 3 miliardi di euro. Profumo raccoglie il successo dell’operazione: «Leonardo si conferma ancora una volta un partner affidabile per il Qatar al quale sta fornendo un’ampia gamma di tecnologia all’avanguardia e di soluzioni customizzate nel campo della difesa e della sicurezza.”
In TOP 100 entra Alessandro Foti, AD e Direttore Generale di FinecoBank C’è un nuovo ingresso in “Top Manager Reputation” ed è quello di Alessandro Foti, AD e Direttore Generale di FinecoBank, che si posiziona in 72sima posizione con un punteggio di 40,06. Il manager per il secondo anno consecutivo ha ricevuto da Institutional Investor il premio come miglior CEO bancario in Europa e può vantare ottimi risultati in crescita per il suo Istituto, come dimostrato dall’ottima raccolta netta di inizio anno pari a € 1.021 milioni (+41% a/a).