“L’Italia ha bisogno di una pubblica amministrazione agile, che usi la tecnologia per creare piattaforme su cui offrire servizi digitali che mettano al centro i cittadini e i bisogni reali di ogni territorio”.
Questa l’affermazione di Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia, intervenuto nel convegno “Quale PA per quale paese?” che ha aperto l’edizione 2018 di Forum PA, a Roma.
“La trasformazione digitale dei processi e delle piattaforme della PA che è stata avviata negli ultimi anni deve procedere sempre più speditamente, puntando alla semplicità e all’apertura per facilitare imprese e cittadini nell’accesso alle opportunità del digitale. In questo percorso le amministrazioni locali hanno il ruolo essenziale di “mettere a terra” l’innovazione in progetti allineati con le diversità e le necessità locali”.
Un secondo elemento di vitale importanza per moltiplicare l’impatto positivo della tecnologia è una reale diffusione delle competenze necessarie a vivere e lavorare nel mondo di oggi. Per questo, ha detto Santoni, è “urgente attivare un’azione di formazione capillare e veloce, perché l’Italia ha bisogno di cittadini attivi, capaci di collaborare all’innovazione con idee e partecipazione. Questo significa agire in partenza, sui banchi di scuola, ma non solo: è centrale attivarsi anche sul tema della riqualificazione di cittadini e lavoratori che devono avere gli strumenti per affrontare cambiamenti profondi. Per questo quando lavoriamo con le amministrazioni locali chiediamo loro sempre di affiancare alle iniziative che di volta in volta lanciamo anche iniziative legate alla formazione”.
La partecipazione di Cisco Italia come main partner a Forum PA è l’occasione per l’azienda di condividere quanto appreso e sperimentato, in particolare, negli ultimi due anni e mezzo, lavorando con numerose pubbliche amministrazioni locali italiane nel quadro di Digitaliani – il piano di investimento con cui Cisco ha messo a disposizione del paese 100 milioni di dollari per accelerare la digitalizzazione nel paese.
E’ di pochi giorni fa il più recente, doppio annuncio: la Regione Liguria e il Comune di Genova hanno infatti siglato il 14 maggio un protocollo di intesa con Cisco per avviare delle iniziative legate alle esigenze dei loro territori. Con la Regione Liguria il punto centrale dell’accordo riguarda un supporto all’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche regionali, per avere una piattaforma più potente, sicura, performante con cui offrire servizi ai cittadini; il Comune di Genova invece punta sull’innovazione nei servizi culturali e turistici, offrendo alle start up locali la possibilità di sperimentare nuovi servizi per turisti e cittadini su una nuova rete WI-Fi ad alte prestazioni che sarà creata nell’area del Museo di Villa Croce.
Gli altri progetti che vedono la collaborazione di Cisco con le amministrazioni locali italiane sono Safer Milan, un progetto per realizzare un “centro operativo per la sicurezza” al servizio della città di Milano, che usa le tecnologie più innovative per l’analisi dei dati e per la cybersecurity per integrare su una piattaforma unica diversi sistemi legati alla sicurezza delle persone.
La Circoscrizione 4.0 con il Comune di Perugia: un servizio che permette ai cittadini che vivono nelle zone periferiche della città di connettersi agli uffici comunali in centro dalle sedi delle circoscrizioni, utilizzando tecnologie di collaborazione e comunicazione in video che permettono di usufruire dei diversi servizi dialogando con gli operatori degli uffici comunali. Il progetto realizza uno degli obiettivi del protocollo di intesa siglato nel dicembre 2016.
Lo “Smart City Living Lab” nella città di Palermo: la creazione nel centro storico, ed in particolare sul “Percorso Arabo Normanno” patrimonio mondiale Unesco, di un’area dotata di connettività e tecnologie evolute a disposizione di start up, imprese e cittadini per creare applicazioni innovative che valorizzano turismo, sicurezza, servizi locali. Il progetto fa parte di un’intesa siglata a ottobre 2016 che prevede anche iniziative di formazione, di sviluppo dell’ecosistema di innovazione.
Il protocollo di intesa, già rinnovato dopo i primi due anni, con la Regione Friuli Venezia Giulia. Tra le diverse iniziative avviate spicca la creazione di una infrastruttura digitale per il tracciamento delle merci nelle operazioni doganali, al porto commerciale di Trieste.