Diamo uno sguardo più approfondito al portfolio di soluzioni con cui le aziende possono mettere al sicuro i propri dati, ottimizzando le prestazioni e accogliendo il GDPR per una mobilità in sicurezza di livello enterprise ma senza barriere
Rendere la fruizione mobile semplice innalzando il livello di sicurezza. È un po’ questo il mantra di Samsung Knox, la piattaforma su cui Samsung sta puntando ormai da tempo per offrire soluzioni innovative alle aziende. L’importanza di Knox è diventata sempre più centrale, tanto da aver coinvolto in maniera positiva anche il target consumer in particolare, molto apprezzato dai liberi professionisti. Ma è nel B2B che il sistema trova la sua declinazione ideale, permettendo ai clienti di affidarsi a una serie di funzionalità in grado non solo di proteggere le informazioni ma anche di facilitare alcune attività che fino a ieri erano legate a interventi manuali e dunque limitati. Per capire dove sta andando Samsung Knox e come si integra all’interno del più vasto ecosistema Samsung, Data Manager ha fatto due chiacchiere con Antonio La Rosa, head of B2B IM di Samsung Italia. «Nel nuovo corso strategico della divisione business di Samsung, Knox rappresenta un elemento distintivo e di successo. Ci consente di migliorare non solo la tecnologia vissuta nei confronti dei competitor classici, lato smartphone, tablet e appliance in generale, ma anche di quelli che fino a ieri erano gli unici a proporre software di sicurezza, spesso chiusi nei loro ambienti di utilizzo. La base da cui siamo partiti, per spingere Knox, è incentrata su concetti quali integrazione e convergenza».
MIGLIORE GESTIONE, MINOR COSTO
Il riferimento è fondamentale per capire il percorso che la compagnia ha seguito con l’obiettivo di far comprendere, davvero, le potenzialità di Samsung Knox. «Abbiamo stretto partnership importanti, per esempio con BlackBerry, AirWatch, SAP, aprendo le nostre API e supportando un passaggio di informazioni privo di problemi e blocchi di sorta. In questo modo, Samsung Knox si integra perfettamente nell’infrastruttura aziendale, aumentando la security e le operazioni di management in remoto. Ciò ha permesso di far evolvere divisioni, come quelle relative al customer service, velocizzando gli interventi e fornendo all’utente un’esperienza migliore. Basta un codice IMEI per consentire all’IT di fare un reset del terminale o ripristinare il profilo aziendale. Così come impostare decine, centinaia, di smartphone, per renderli pronti nell’immediato, come asset per i dipendenti».
INTEGRAZIONE E CONVERGENZA
Integrazione dicevamo, ma anche convergenza. L’affermazione di Samsung Knox porta conseguenze determinanti per il gruppo, ovvero l’adozione su più larga scala di prodotti con il marchio coreano. «Chi entra nell’universo Knox comprende sin da subito i vantaggi di una gestione veloce e completa del parco macchine» – prosegue Antonio La Rosa. «Smartphone, tablet, computer, quando possono parlarsi in maniera nativa portano benefici concreti alla produttività in mobilità».
IL GDPR NON FA PAURA
Stando a un resoconto di Samsung, qualche cliente, per colpa del GDPR, ha deciso di chiudere le porte di ingresso ai dati aziendali via smartphone. Il motivo? Invece di affrontare il problema (che problema non è), meglio eliminarlo sin dal principio. «Con Knox vogliamo invertire questa rotta» – afferma Antonio La Rosa. «Contrapponendo al pensiero di una norma che viene vissuta come un digital blocker l’opportunità di sfruttare il momento per crescere e migliorare metodi e processi, con dinamiche che impattano su tutti i reparti». Infatti, Knox accoglie pienamente le richieste della normativa europea, assicurando e distinguendo spazi virtuali privati e professionali per un monitoraggio avanzato e integrale.
IL MONDO KNOX
A livello tecnico, Samsung Knox verifica costantemente il dispositivo mediante una serie di controlli che iniziano a livello di piattaforma fino a coinvolgere il sistema operativo, rilevando eventuali manomissioni al fine di garantire la costante sicurezza dei dati. Il portfolio si distingue in cinque soluzioni differenti: Configure, Mobile Enrollment, Manage, Platform for Enterprise, E-Fota. Ognuna di queste risponde a requisiti particolari, rispettivamente: configurazione, registrazione, gestione, sicurezza, manutenzione. Come ci spiega Antonio La Rosa: «I primi due appartengono al cappello della “distribuzione e personalizzazione” mentre i restanti tre a “sicurezza e gestione”. Naturalmente integrato nei dispositivi Samsung con OS Android, Samsung Knox offre tanti vantaggi rispetto al sistema operativo tradizionale. Tra questi la presenza di meccanismi di garanzia sovrapposti, di una protezione ancorata all’hardware del dispositivo, una forte difesa contro i malware, il riconoscimento delle intrusioni e delle operazioni di rooting. Insomma, un nucleo di difesa che include centinaia di funzioni pensate per la mobilità aziendale».
STRATEGIA VINCENTE
La volontà, il fine ultimo a cui Samsung Knox punta, è servire soggetti di business differenti, dalle piccole alle medie e grandi realtà. Lo fa proprio con una serie di opportunità non incrementali, cioè da introdurre in qualsiasi momento, per arricchire l’offerta. «Si va dalla soluzione con cui configurare in breve i device al servizio per controllare da remoto la versione dei sistemi in uso per ogni esigenza di business. Parliamo allora di Mobile Enrollment per aiutare le aziende a distribuire e avviare facilmente i dispositivi Samsung, semplificando il setup iniziale e automatizzando la registrazione MDM oppure di E-Fota, utile per distribuire aggiornamenti firmware completi o selettivi, addirittura rimandarli se si riscontrano problematiche con le app professionali installate. Samsung Knox oggi è un percorso da seguire con la consapevolezza che protezione, management e flessibilità non sono concetti contrapposti ma compatibili, anzi parte di uno stesso paradigma. Una strategia necessaria quando le maglie del BYOD si allargano e consolidano».
INCENTIVO ALLO SMART WORKING
Secondo lo studio “Working anytime, anywhere: The effects on the world of work” condotto da Eurofound e dall’Organizzazione Mondiale del Lavoro, l’Italia è ultima in Europa per attività di smart working. Siamo al 7%, con una media continentale del 20% e la prima della classe, la Danimarca, al 37%. Un contesto come Samsung Knox, inserito nella più ampia offerta Samsung, ha il potenziale per spingere le modalità di lavoro intelligente nel nostro paese, sempre più basate sul mobile. Non è un caso se a Samsung Knox viene spesso accostato DeX, l’accessorio presentato nel 2017 con il Galaxy S8 che trasforma lo smartphone in un ufficio. La seconda generazione, oltre ad affinare l’aspetto estetico, per ottimizzare l’utilizzo, contribuisce a realizzare con la piattaforma enterprise un ambiente customizzato ed estremamente sicuro, valorizzando le capacità di memorizzazione e produzione rese oggi da uno smartphone.
SICUREZZA DI LIVELLO SUPERIORE
«La filosofia Samsung è questa, mettere assieme le innovazioni hardware e software per migliorare la vita delle persone, che si tratti di utenti finali, aziende o professionisti. Vogliamo dedicare un’importante fetta del nostro lavoro a supportare la trasformazione digitale ed è per questo che, nel corso dell’anno, lanceremo le Enterprise Edition dei nostri device top di gamma. Uguali nel design alla controparte consumer, la differenza sarà nella presenza di un set di soluzioni della famiglia Knox, così da distinguere i canali e le destinazioni d’uso. Al fianco di ciò, continuiamo a puntare su alcuni strumenti, come i wearable e il VR, che hanno già dimostrato di poter innovare in campi fondamentali per lo sviluppo della società, come l’educazione e il training, spostando più in là i limiti del possibile tramite la fruizione digitale».