PRES cambia nome e logo. Giovanni De Giovanni, AD di NovaNext, presenta il nuovo brand, che riflette l’innovazione e il dinamismo del system integrator e training center che, da trent’anni, affianca le aziende con soluzioni e servizi ICT a supporto del business
«NovaNext è l’evoluzione di PRES, un nuovo brand per un’azienda più grande, orientata al futuro e con un’offerta ancora più completa di servizi dedicati alla trasformazione digitale» – afferma Giovanni De Giovanni, amministratore delegato di NovaNext. Fondata nel 1988, l’azienda ha sedi a Torino, Milano e Roma. Offre soluzioni e servizi in ambito system integration e managed services: dal networking all’IoT, dal data center alla security, dalla collaboration al cloud. Forma inoltre i professionisti dell’ICT con percorsi ufficiali e certificati dei più importanti vendor, quali Cisco, Oracle, Microsoft e IBM. «Siamo cresciuti moltissimo in questi anni, grazie alla fiducia dei nostri clienti, alla competenza dei nostri professionisti e alla passione con cui da sempre coniughiamo innovazione tecnologica e attenzione alle persone. Il nome PRES nasce trent’anni fa, come crasi delle due aziende che all’epoca si erano unite, PRima ed ESse-e. Nel frattempo il mondo dell’informatica è andato talmente avanti da inglobare nuovi paradigmi, che volevamo fossero chiari anche nel nome. Il nuovo nome, NovaNext, assume un significato certamente più chiaro e attuale, legato alle radici storiche ma naturalmente votato al domani».
Le origini del nome
NovaNext, come ci ha spiegato l’AD, deriva da immagini molto evocative. In latino “nova” è il plurale del sostantivo “novum” e significa “innovazioni, cose nuove”, mentre l’anglofono “next”, rappresenta il futuro verso cui guardare, sia con strategie di business lungimiranti sia con l’adozione di nuove tecnologie, in grado di guidare lo sviluppo e la crescita delle imprese. NovaNext esprime un’anima italiana e una visione globale. «Non è un caso – prosegue De Giovanni – che questa nostra evoluzione sarà anche accompagnata da un rafforzamento della comunicazione. Ci rendiamo conto di quanto sia importante raggiungere il mercato con molteplici punti di contatto, non basandosi più solo sulle logiche tradizionali, ma fornendo contenuti ad alto valore e creando coinvolgimento».
L’ecosistema IT in NovaNext
L’obiettivo si realizza con una serie di progetti volti a porre NovaNext come fulcro di un centro di interesse più ampio sui temi della tecnologia. Pensiamo alle partnership con media e agenzie di ricerca come IDC, che hanno permesso di analizzare a fondo in che modo l’azienda era considerata nel mercato. Il risultato? Un riscontro ottimo, che non potrà che trarre vantaggio da un rebranding che punta a posizionare NovaNext come partner di riferimento nell’era della trasformazione digitale. «La nostra è un’evoluzione, in continuità e senza punti di rottura. Cambia la nostra ragione sociale, ma non la proprietà, né il management. L’affidabilità, la competenza e l’attenzione alle persone, che ci hanno sempre contraddistinti, restano immutate» – dice De Giovanni. «Andiamo sulla via della continuità operativa, certi di poter supportare pienamente le diverse esigenze di digitalizzazione delle aziende. Riteniamo che il mercato percepirà il cambiamento in modo estremamente positivo».
Nuove competenze
Cresce il mercato e crescono le competenze e NovaNext ha tutte le risorse necessarie per continuare a crescere in contesti molto competitivi. «Noi ci poniamo verso le aziende come advisor» – spiega l’amministratore e fondatore. «Si va ben oltre l’installazione di hardware e la configurazione di nuovi software. Sentiamo l’esigenza dei clienti di capire quali siano le migliori tecnologie da adottare e in che modo queste possano contribuire a migliorare risultati di business e la competitività. Sedersi al loro fianco è essenziale anche per condividere le conoscenze e le soluzioni che continuiamo a sviluppare. Concetti come cloud, digitalizzazione, software-defined network fanno ormai parte dell’agenda tecnologica delle aziende che vogliono cogliere a pieno le opportunità che il mercato offre. L’obiettivo non è vendere un prodotto ma capire insieme come l’azienda può beneficiare delle innovazioni a disposizione. Il risultato è che se prima la tecnologia era solo una spesa in bilancio da tagliare e ridurre, ora si pone come voce primaria e fondamentale per diventare competitivi e prepararsi alle sfide del futuro. Ma, nonostante si parli da anni di digital transformation, in Italia c’è ancora un forte gap da colmare».
Logica top-down
La facile accessibilità a soluzioni e a nuove piattaforme digitali ha in un certo senso democratizzato l’ambiente IT, tanto che oggi non vi sono grossi ostacoli nell’adozione di un progetto. «Siamo passati a una logica top-down, in cui si parte dal cosa raggiungere, per arrivare alla soluzione e ai passi necessari per realizzarla» – spiega Giovanni De Giovanni.
Il Centro di formazione
Un “quid”, che è un “unicum”, è il fatto che NovaNext è anche un Centro di formazione ufficiale e certificata. «Si tratta di un plus che ci qualifica, perché con i corsi offriamo sia a società che a singoli la possibilità di formarsi e certificarsi su tecnologie quali Cisco – di cui siamo l’unico Gold Partner che è anche Learning Partner – Microsoft, IBM, Oracle, ecc. Da alcuni anni offriamo inoltre formazione linguistica e soft skills, con un ottimo riscontro di mercato. Perché sono competenze fondamentali per i professionisti dell’ICT, al pari di quelle tecniche». In definitiva, il rebranding di NovaNext è figlio di una crescita organica importante. Oggi, sono 120 i dipendenti, con un fatturato 2017 di 29 milioni di euro e una crescita negli ultimi cinque anni maggiore del 60%. Il passaggio da PRES a NovaNext avviene in un momento di forte slancio ed è quindi naturale. Del resto, le potenzialità espresse sinora sono solo una porzione di quelle a disposizione del team che si proietta in una nuova dimensione, più consona ai propri obiettivi di crescita.