Il processore A12 poterà un notevole aumento delle prestazioni grazie alla realizzazione a 7 nanometri
Sarebbe già nella fase di produzione di massa A12, il prossimo chip che Apple piazzerà a bordo degli iPhone 2018. Si tratterà di una compagine, doppia, probabilmente tripla e suddivisa in iPhone 9, iPhone 9 Plus e iPhone XI, successore del rivoluzionario X. Stando alle più recenti indiscrezioni che arrivano da oltreoceano, il chip A12 non solo sposterà più in avanti il limite del possibile in quanto a performance ma, essendo costruito con un processo a 7 nanometri, adotterà dimensioni minori e dunque la possibilità di ottimizzare l’autonomia del dispositivo, implementando la velocità. Il design di realizzazione spetterebbe alla taiwanese TSMC, già all’opera per i precedenti sistemi e fornitrice di hardware per le principali aziende hi-tech sul mercato.
Cosa cambia
Difficile dire se l’A12 Bionic, ovvero l’unità dotata di AI, sarà installata parimenti sull’iPhone 9/9 Plus così come, ovviamente, su XI ma è evidente che con il mondo mobile che guarda nella sua maggioranza all’integrazione dell’intelligenza artificiale, anche le declinazioni classiche dei melafonini dovranno prima o poi dar seguito alle innovazioni del campo, appannaggio oggi di iPhone X.
Seguendo da vicino la Legge di Moore, il passaggio da un chip a 7 nanometri sarà importante come quello che ha visto la costruzione a 12 nanometri beneficiare dal processo a 10 nm, in termini di efficienza e velocità delle prestazioni. Se Apple viaggia rapida su tale linea, i concorrenti non stanno a guardare. Samsung, con il suo S8 aveva fatto debuttare i 10 nm che, secondo varie fonti, diverranno 7 nm sul Note9 di settembre e successivamente sul Galaxy S10 del 2019, atteso tra febbraio e marzo.
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