Netapp si allea con Google per correre sul cloud

Il vendor annuncia la disponibilità di un nuovo pacchetto di soluzioni e servizi per il cloud ibrido

Continua a ritmi serrati la trasformazione di NetApp che punta al cloud e alla gestione a 360° del dato. «Stiamo cambiando pelle» conferma Marco Pozzoni, country sales director di NetApp Italia. «A partire dal modo di porsi sul mercato. Prosegue la transizione dai prodotti di punta FAS (e NAS) – una storia che ci stiamo lasciando alle spalle – ai nuovi servizi di public cloud. Sistemi di iperconvergenza per portare la nuvola in casa sfruttando in modo pervasivo la tecnologia Flash». Un cambio di passo segnato da una serie di accordi strategici con i grandi cloud provider. Amazon, Microsoft, sino a quello più recente con Google. «Il terzo Hyper scale a implementare i servizi NetApp. E a riconoscere la dominanza della nostra tecnologia di filesharing» afferma Pozzoni. «Google Cloud Platform (GCP) è un servizio di file storage nativo e integrato per il cloud» spiega Roberto Patano, Senior Manager System Engineering di NetApp. «GCP integra alta affidabilità, predictable delle performance – la possibilità per i nostri clienti di conoscere in anticipo la misura delle performance garantita dalla soluzione – e grazie alla possibilità di acquisire risorse, storage e file sharing direttamente dal cloud, estrema flessibilità».

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Le altre novità

Le novità in casa NetApp proseguono con l’annuncio di nuovi sistemi flash connessi al cloud per alimentare l’intelligenza artificiale (AI), applicazioni ad alta capacità di calcolo, software per allineare i propri sistemi cloud al dettato normativo e la nuova soluzione AFF A800, piattaforma enterprise NVMe end-to-end basata su NetApp ONTAP 9.4. «Una soluzione completamente ripensata. Non solo in termini di connettività e capacità – dove peraltro siamo i primi a portare dischi SSD da 30 Terabyte sul mercato -afferma Patano – quanto di prestazioni. La nostra infatti è la prima piattaforma enterprise NVMe end-to-end a ottenere una latenza costante inferiore ai 200 microsecondi». Caldo anche il fronte della security con l’introduzione della feature di cancellazione definitiva dei dati. «Una funzionalità che soddisfa un’esigenza parecchio sentita per esempio nel settore bancario. Da oggi il cliente può gestire la cancellazione dei propri dati in maniera del tutto autonoma e nel pieno rispetto delle normative USA (FIPS) ed europee (GDPR). Una gamma completa di prodotti e servizi dati per il cloud ibrido che accelerano la trasformazione digitale. «Alla quale le aziende chiedono metodologie nuove per approcciare i clienti, nuovi business e ottimizzazione delle operations. Rendendole più snelle tra di loro» spiega Pozzoni.

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Leadership nel mercato

Con l’ampliamento del proprio portfolio, NetApp punta a consolidare la fiducia degli analisti nella strategia Fabric per la gestione del dato. Supportata dai brillanti risultati dichiarati dal vendor. «L’IT si sta sempre di più spostando verso l’hybrid cloud. Una tendenza in linea con i risultati a livello corporate» afferma Pozzoni. «Durante l’anno fiscale chiusosi lo scorso 30 aprile, abbiamo registrato una crescita del 44% anno su anno nel segmento flash. Con più di 2400 Petabytes di storage e oltre 44000 controller che utilizzano soluzioni flash deteniamo la leadership nel mercato» aggiunge Patano. Il nuovo pacchetto di servizi/soluzioni è già disponibile per clienti e prospect nel nuovo Data Visionary Center, oltre che naturalmente presso distributori e partner italiani delle soluzioni NetApp. «Nei prossimi mesi poi sarà possibile toccare con mano le nostre tecnologie direttamente presso la nuova sede di Milano» rivela Pozzoni.