Le soluzioni Canon per una perfetta gestione in-cloud

Soluzioni integrate per la gestione dei flussi documentali e dei processi di stampa. Il futuro in cloud della dematerializzazione e dei processi di stampa a prova di GDPR e su misura di business

Essere GDPR compliant con tecnologie all’avanguardia. Questo è oggi il mantra di Canon. La compagine B2B del marchio conosciuto per le innovative soluzioni di stampa è impegnata da tempo nello studio di nuove proposte nel campo della dematerializzazione e della stampa che adottino le più recenti novità in ambito software, rispettando le normative internazionali sulla protezione dei dati. Davide Balladore, product business developer manager di Canon Italia, ci ha chiarito meglio la strategia di business della multinazionale. «Il lato forse meno conosciuto di Canon, quello B2B, negli ultimi anni ha potenziato le sue possibilità di intervento, grazie a una serie di acquisizioni mirate. Oggi, abbiamo in portafoglio una serie di proposte che, lato cloud, sono davvero interessanti per clienti di qualsiasi dimensione. Pensiamo a Therefore Online, che consente di lavorare in completa mobilità e sicurezza, sfruttando proprio la nuvola e i vantaggi che da essa derivano».

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SOLUZIONI INTEGRATE

Utile, avendo accennato alla vastità dei pubblici potenzialmente servibili dalla piattaforma, capire in che modo Canon divide la clientela, almeno in termini di grandezze e punti di contatto. Ancora Balladore: «Serviamo con il canale corporate i soggetti sopra i 250 milioni di euro di fatturato mentre per le PMI ci affidiamo a una rete di partner che promuovono i nostri prodotti. Ci tengo a dire che il network in questione è composto da operatori certificati attraverso il programma Business Process Optimization, che forma i partner al meglio, così da renderli autonomi nell’offerta della tecnologia». La variegata attività di Canon sul cloud si divide idealmente in due flussi: la gestione del documentale e quella dei processi di stampa. Quest’ultimo si traduce in uniFLOW online, un software di Output Management basato su Windows Azure, che permette di seguire gli asset di stampa senza necessità di un server on-site. Come spiega Davide Balladore: «Spesso c’è la convinzione che la nuvola sia un approccio produttivo ma poco sicuro. Il motivo è semplice visto che non essendo fisicamente posizionato in un luogo in azienda, i manager pensano che l’assenza di server si traduca in dati che vagano incontrollati nell’infosfera digitale. Non è così, e non lo è soprattutto per Canon che pensa sin dal principio le proprie soluzioni con un alto grado di protezione, mettendo nelle mani dei responsabili tutti gli strumenti per capire dove sono i file, chi ne ha accesso e a chi vengono trasferiti, in ogni momento».

PROTEZIONE E SCALABILITÀ IN CLOUD

Vista in quest’ottica, la sicurezza che arriva dal cloud sembra non rappresentare quella barriera al lavoro flessibile a cui molti si rifanno, restando ancorati al passato. «Proprio così» – prosegue Balladore. «Non bisogna mai smettere di fare educazione sull’architettura che sottende il cloud, perché anche se alcuni clienti la percepiscono ancora come poco sicura, è consolidato come il cloud per le imprese sia sinonimo di protezione, economia e scalabilità». Detto ciò, viene da chiedere quanto le aziende nostrane siano effettivamente calate nel mondo del flexible working, inteso come paradigma che poggia i suoi pilastri sull’accesso ubiquo e mobile alle risorse di lavoro. L’esperienza di Canon in materia è utile: «C’è una chiara distinzione tra le grandi strutture e le piccole e medie imprese. Le prime spesso adottano soluzioni di cloud privato, inteso come migliore tecnologia al minimo rischio. Quindi direi che la cloudizzazione ha raggiunto qui un’adozione consapevole. Le PMI vivono di metriche decisionali differenti, più snelle e veloci. Dunque è più semplice far passare il messaggio del cosiddetto cloud pubblico, peraltro in un momento favorevole come quello che ci porta verso la fattività del GDPR, che vuol dire fatturazione elettronica, rispetto della privacy, prevenzione al cybercrime. Aspetti diversi di un’unica standardizzazione, che nel cloud trova il suo completamento naturale».

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