La compagnia ha ottenuto un brevetto per sviluppare un sistema di gestione del traffico potenziato dall’intelligenza artificiale. Ecco come funziona
Un giorno il traffico cittadino sarà gestito da un robot o meglio, da un semaforo AI. Non è il paesaggio di un futuro distopico in cui i principali ruoli lavorativi saranno appannaggio degli automi ma un contesto concreto che IBM vuole realizzare a breve. La compagnia americana ha infatti ottenuto il brevetto per la realizzazione di una piattaforma che prende decisioni in tempo reale grazie a webcam e sensori posti nelle zone più dense di mezzi di trasporto, così da ottimizzare il flusso cambiando i parametri di semafori e sistemi di controllo e viabilità. Il tutto, comandato da un computer centrale che può visualizzare le camere installate in città, calcolando in autonomia quando è meglio far scattare il verde oppure i passaggi pedonali, per non intasare la circolazione.
Come funziona
L’obiettivo è andare oltre le metriche attuali che regolano il traffico in città. Ad oggi, non esistono semafori intelligenti, in grado cioè di adattarsi al reale stato della viabilità urbana. Se un segnale di stop dura 3 minuti, questo durerà tre minuti sempre o al massimo, durante le ore notturne, sarà spento o lampeggiante per la minore densità di automobili e altri mezzi di trasporto.
Una AI può invece recepire una grande mole di informazioni e adattarsi su queste per dirigere correttamente i flussi in aeree nevralgiche e ore di punta. Come accade spesso, il progetto è per ora solo un brevetto su carta e dunque non è detto che si realizzi davvero. Ma è evidente che il futuro delle smart city vada in tale direzione, quella cioè in cui la governance delle attività che coinvolgono la massa siano delegate a sistemi intelligenti e con un feedback di risposta in real-time migliore del nostro.