Google accusata di aver spiato milioni di utenti iPhone britannici

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Una class action partita nel Regno Unito afferma che Google ha spiato oltre 4 milioni di utilizzatori di Safari per vendere i loro dati agli inserzionisti

Google potrebbe cadere in uno scandalo come quello che ha coinvolto Facebook e Cambridge Analytica (che a dire il vero non è stato poi così dannoso per il social network). Nel Regno Unito è stata depositata una class action nei confronti del colosso di Mountain View con l’accusa di aver raccolto dati ai fini di tracciamento senza il consenso degli utenti. L’attività di spionaggio avrebbe riguardato ben 4,4 milioni di possessori di iPhone.

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L’accusa afferma che Google tra agosto 2011 e febbraio 2012 ha utilizzato il proprio algoritmo per raccogliere informazioni sugli utenti tramite una vulnerabilità di Safari. In particolare Big G, che ha creato una startup dedicata al social gaming, si sarebbe concentrata su dati come sesso, etnia, stato di salute fisico e mentale, preferenze politiche e sessuali, geolocalizzazione e abitudini di acquisto. Questi sarebbero stati organizzati poi in categorie utili per la profilazione da parte degli inserzionisti. Ora pare che la class action potrebbe estendersi anche agli Stati Uniti e ogni utente potrebbe ricevere un risarcimento fino a circa mille dollari. Per Google vorrebbe dire sborsare una cifra vicina ai 4,3 miliardi di dollari.

Dal canto suo Big G, che potrebbe lanciare tre modelli di smartwatch a marchio Pixel quest’anno, ha rigettato le accuse e ha dichiarato l’intenzione di non voler chiudere la questione in un tribunale britannico. Inoltre, questa non è la prima volta che Google sarebbe stata coinvolta in attività di tracciamento illecite. Negli USA ha speso 39,5 milioni di dollari per porre fine ad accuse simili e 6 anni fa è anche stata multata di 22,5 milioni dalla Federal Trade Commission.

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