GDPR: da Ricoh un’offerta pensata per le Pmi

Ricoh rende disponibili soluzioni e servizi che aiutano le Pmi a gestire i documenti in linea con quanto previsto dal GDPR

La sicurezza dei documenti e delle informazioni che transitano dai dispositivi di stampa e multifunzione è un aspetto importante in un’ottica di conformità al GDPR e di Data Protection. Basti pensare, ad esempio, alla possibilità che documenti dimenticati sui vassoi dei dispositivi finiscano in mani sbagliate oppure a tutte le informazioni sensibili archiviate negli hard disk dei sistemi da dismettere alla fine di un contratto di noleggio.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Con l’obiettivo di aiutare le Pmi ad indirizzare questi aspetti, Ricoh ha sviluppato un’offerta specifica per garantire confidenzialità, integrità e disponibilità dei documenti nelle varie fasi del loro ciclo di vita: produzione, archiviazione e distruzione. Sono ad esempio incluse nella proposta Ricoh soluzioni per la stampa riservata e il controllo dell’accesso ai dispositivi multifunzione con autenticazione mediante badge o password, funzionalità per la crittografia dei dati archiviati e servizi di Data Cleansing per la rimozione sicura delle informazioni contenute negli hard disk.

“La sicurezza informatica – commenta Laura Venturini, Product Marketing Manager di Ricoh Italia – deve estendersi a tutte le tecnologie utilizzate in azienda, dispositivi multifunzione inclusi. Alla luce del GDPR, è necessario cambiare il modo di gestire i dati introducendo soluzioni allo stato dell’arte. Ricoh ha sviluppato funzionalità di sicurezza per ogni prodotto e servizio offerto ed ha le competenze necessarie per aiutare le aziende ad adeguarsi ai nuovi scenari normativi”.

A completamento dell’offerta tecnologica, Ricoh supporta le piccole e medie imprese con servizi di consulenza, analizzando l’infrastruttura documentale per individuare le eventuali vulnerabilità, di formazione agli utenti e di gestione del change management.

Leggi anche:  Più della metà delle principali piattaforme di viaggio online in Italia mette i consumatori a rischio di frode via email