Facebook rende PyTorch 1.0 open source

Il framework AI potrà essere utilizzato dagli sviluppatori per creare software più intelligenti, tutto a vantaggio del social network

Se il successo di Facebook si deve soprattutto ai suoi iscritti, gran parte delle migliorie arrivano dalla comunità di sviluppatori al servizio di Mr. Zuck. E presto, questi potranno contare su un framework ancora più avanzato, dal nome PyTorch 1.0. Si tratta del portafoglio di codici su cui il social network basa i progetti più lungimiranti, principalmente potenziati dal machine e deep learning. Se integrato con le linee di Caffe2 e di ONXX; l’Open Neural Network Exchange promosso da Facebook e Microsoft, PyTorch 1.0 può dar vita a scenari interessanti in cui l’Intelligenza Artificiale si integra in vai campi dell’interazione condivisa della rete social per definizione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Futuro in divenire

Rendere la piattaforma open source, dunque a disposizione di ogni sviluppatore, è un passo fondamentale per ricercatori e developer. Il motivo? Beh, normalmente creare un progetto AI richiede un impegno, anche in termini di tempo, considerevole. Questo perché bisogna prima allenare gli algoritmi in un ambiente idoneo e poi mettere assieme i codici all’interno di un pacchetto pubblicabile e usufruibile dagli utenti. PyTorch 1.0 include entrambi i contesti, fornendo sia la parte di training che quella di deployment, così da offrire un ecosistema completo e funzionale.

“Con PyTorch 1.0, gli esperti AI potranno sperimentare semplicità e velocità nelle operazioni, tramite un client ibrido e accessibile. La tecnologia già potenzia molti prodotti di Facebook, incluse le opzioni di traduzione, circa 6 miliardi al giorno” – ha spiegato Bill Jia, vice presidente della divisione infrastruttura del gruppo. PyTorch 1.0 sarà disponibile nel corso dei prossimi mesi in versione beta con già alcuni modelli di machine learning, tool, dataset e librerie a disposizione di sviluppatori indipendenti e software house.

Leggi anche:  Bluesky, l’alternativa a X apre a tutti