Apple secondo quanto stabilito dalla Commissione Ue deve restituire all’Irlanda ben 13 miliardi di euro di tasse evase. La prima parte della cifra è già stata depositata
E’ ormai conclamato che diverse multinazionali statunitensi hanno approfittato di tassazioni favorevoli in Paesi come Irlanda e Lussemburgo per evitare di pagare l’opportuno ammontare di tasse nelle altre nazioni che compongono l’Unione Europa. Anche Apple ha usato questo stratagemma ponendo la propria sede fiscale, solo di nome, sull’isola di Jersey. Ad aprile la Commissione Ue l’ha quindi sanzionata per 13 miliardi di euro e come ha confermato la scorsa settimana il Ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohoe, la Mela ha depositato il primo versamento da 1,5 miliardi di euro. La vertenza con Bruxelles riguarda il periodo che va dal 2003 al 2014. “Gli Stati membri non possono dare benefici fiscali a imprese selezionate, è illegale secondo le norme Ue che regolano gli aiuti di Stato”, aveva detto ai tempi della sentenza il Commissario per la Concorrenza Margrethe Vestager. Apple, come si può leggere in questa nota ufficiale dell’anno scorso, ha cercato di difendersi affermando che la maggior parte dei suoi prodotti nascono negli USA ed è quindi giusto che debba pagare nel suo Paese natio la maggior parte delle tasse.
Apple, così come Amazon, LinkedIn e molte altre aziende statunitensi, non solo ha potuto usufruire in Irlanda di agevolazioni fiscali ma anche di aiuti di Stato che le hanno permesso di pagare anche percentuali inferiori all’1% di tasse sui servizi erogati in Europa. L’Isola di Smeraldo insieme al Lussemburgo è stata anche deferita dall’Ue per questo motivo. Dal canto suo il governo irlandese ha sempre difeso la Mela dalle accuse sottolineando che le regole comunitarie sono state rispettate e che l’azienda di Cupertino insieme ad altre 700 imprese statunitensi contribuiscono con 2,6 miliardi di euro di entrate fiscali e ulteriori 11,6 miliardi investiti nell’economia locale. Inoltre, esportano dall’isola ben 89 miliardi di euro in prodotti nel resto del mondo. Dublino ha comunque confermato che applicherà la decisione dell’Ue in attesa dell’esito del ricorso e che i 13 miliardi di Apple verranno depositati in un fondo vincolato. “Il Governo non accetta le analisi della Commissione in relazione decisione sugli aiuti di Stato a Apple e ha presentato appello alle Corti europee. – si legge nel comunicato ufficiale del Ministero – Comunque siamo sempre stati chiari sul fatto che siamo pienamente impegnati a garantire che il recupero dei presunti aiuti di Stato di Apple avvenga senza indugio e abbiamo impegnato risorse significative per garantire che ciò avvenga”.