Windows ARM supporterà presto i 64-bit

La versione del sistema operativo per macchine più leggere (ed economiche) potrà accogliere molti più software di quelli attuali, fermi alla sola compatibilità a 32-bit

Nel 2017 Microsoft ha lanciato la versione ARM di Windows. L’obiettivo dichiarato era quello di potenziare macchine always-on, ovvero i computer che, come gli smartphone, continuano a ricevere dati e a lavorare anche da spenti, o almeno apparentemente. La verità è che device del genere costeranno meno di quelli classici e dunque dovrebbero essere più appetibili per un pubblico vasto.

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Il problema è che, funzionando con un software a 32-bit, questi portatili restano esclusi da molti usi, visto che centinaia di programmi, ad oggi, non vantano una doppia anima x86 e x64, dunque sono appannaggio dei modelli superiori. Si tratta di uno svantaggio che Microsoft vuole eliminare presto, portando gli ARM (gli always-on hanno principalmente chip simili) nel magico mondo dei 64-bit.

Quando avverrà

La novità potrebbe arrivare alla conferenza Build 2018, che partirà il 7 maggio. Qui i tecnici di Microsoft presenteranno gli aggiornamenti della piattaforma di sviluppo per consentire ai developer di compilare le loro app direttamente in 64-bit, con un beneficio evidente nell’utilizzo dei software, comparabili a quelli per sistemi a 32-bit. Detto ciò, depositarie dell’update dell’SDK all’x64 saranno le Universal App, ovvero quelle più semplici e pensate per una fruizione veloce e flessibile, non a caso disponibili per macchine con processori come gli Snapdragon di Qualcomm, dunque tablet e smartphone. Mancherà sempre un supporto completo ai programmi a 64-bit per i quali servirà un emulatore, che non è destinato a vedere la luce a breve, visto che non rientra nei piani di Redmond.

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