Il prossimo smartphone vedrà la luce tra meno di un mese con un focus sulle capacità di intelligenza artificiale
La direzione è chiara ormai da tempo: i nuovi telefonini devono, per forza di ocse, ospitare un processore che sappia anche gestire il calcolo neurale. Per farlo c’è bisogno di una CPU degna di questo nome e sul mercato ve ne sono già un paio. LG, tra i giganti dell’hi-tech, è quella che ancora non ha messo in commercio un dispositivo AI ma lo farà presto, esattamente il 2 maggio. Quel giorno la compagnia coreana terrà un evento di lancio a New York in cui presenterà il G7 ThinQ, erede della fortunata famiglia “G” del colosso asiatico. Poco sappiamo circa il terminale se non che la sua realizzazione era stata cancellata al Mobile World Congress di Barcellona e rimandata più avanti per motivi non molto chiari.
Come sarà
Ad ogni modo, l’importante è che ci sia anche quest’anno un flagship capace di tenere alto l’interesse intorno al marchio, altrimenti il rischio era di uscire pesantemente dall’orizzonte mobile globale, in cui a dettare legge sono pochi nomi. Seguendo le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, è molto probabile che G7 ThinQ ospiterà il famoso notch di iPhone X, la nocca superiore, e l’aggiornamento ad Android Oreo, peraltro giunto di recente sui top di gamma della concorrenza. A livello hardware è obbligata la presenza dello Snapdragon 845, 4 GB di RAM e doppia fotocamera posteriore, dotata di strumenti di scatto predittivi avanzati, come sulla versione 2018 del V30. Il go-to-market e prezzo finale saranno comunicati dopo l’evento newyorkese di inizio maggio.
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