Apple ha rilasciato l’aggiornamento per iPhone che permette di disabilitare la funzione di risparmio automatico, che rallentava i processori più datati
Ha lasciato il segno la polemica che qualche mese fa ha coinvolto Apple. A fine dicembre erano arrivate le prime segnalazioni circa l’apparente inspiegabile riduzione delle prestazioni di alcuni iPhone che, al confronto con i modelli più recenti, soffrivano di un calo vistoso dell’operatività giornaliera. Niente di strano, direte voi, ma la differenza tra esemplari distanti una sola generazione aveva fatto drizzare le antenne degli esperti. Ecco allora il motivo: la Mela, in automatico, decelerava il processore per risparmiare la batteria, un tallone d’Achille che Cupertino si porta dietro sin dalla nascita. Proteste, class action e quant’altro avevano obbligato la compagnia a uscire allo scoperto, permettendo a chiunque di cambiare la batteria del proprio telefonino a prezzo ridotto (qualche decina di euro invece di almeno 80 o 90) per rimettere in sesto la potenza.
Cosa succede
Con l’ultimo aggiornamento di iOS, arrivato alla versione 11.3, gli utenti possono ora scegliere di disattivare il cosiddetto throttling, il tanto temuto rallentamento. Farlo su un dispositivo con una nuova batteria ha il suo perché mentre chi non si è ancora recato in un Apple Store rischia di vedere la barra energetica calare più velocemente del previsto ma almeno è stato avvertito. La cosa interessante è che la funzione è visibile solo su iPhone concretamente problematici, quale risultato di un’analisi effettuata dal sistema operativo. Per dirla tutta, chiunque abbia un iPhone 8 o addirittura un X non vedrà nulla, per ovvie ragioni. La voce in questione si trova in Impostazioni – Batteria e da qua in Salute della Batteria (Beta). Basterà disattivare l’opzione dal menu Picco delle performance per tenere sempre il calcolo al massimo possibile, a seconda delle attività in corso.