YouTube ha pensato di combattere la disinformazione in Rete associando i video che diffondono bufale alle pagine di Wikipedia che le smentiscono
Internet dovrebbe essere una piattaforma che permette di condividere liberamente cultura e informazione ma negli ultimi anni il numero di bufale, teorie complottiste e false notizie è cresciuto a un ritmo esponenziale. Tutte le grandi aziende del web sono state costrette ad affrontare il problema ma non hanno ottenuto risultati significativi. Facebook e Twitter hanno sostanzialmente ammesso di aver fallito nella lotta alle fake news e hanno promesso di prendere provvedimenti più efficaci con il sostegno degli utenti. Anche YouTube fatica a frenare il fenomeno ma è convinto di aver trovato uno strumento utile per combattere le bufale facendo corretta informazione.
Durante la conferenza South by Southweat di Austin, in Texas, il CEO della piattaforma di videosharing, Susan Wojcicki, ha annunciato la prossima introduzione dei cosiddetti “spunti di informazione”. In sostanza se un video diffonde teorie cospirazioniste o notizie non verificate gli verrà associata una pagina Wikipedia sull’argomento trattato in modo che l’utente possa approfondirlo e farsi un’opinione più consapevole. “Quando ci sono video incentrati su cospirazioni – e stiamo usando una lista di teorie della cospirazione ben note, presa da Wikipedia – allora mostreremo un’unità informativa di Wikipedia che indica che qui ci sono informazioni su quell’event”, ha spiegato il CEO di YouTube alle testate presenti all’evento.
L’obiettivo è quello di sconfiggere la disinformazione proponendo fonti credibili e autorevoli. La Wojcicki ha inoltre assicurato che verrà intensificata l’identificazione delle bufale presenti su YouTube e che oltre a Wikipedia verranno proposte anche altre fonti di informazione. La novità dovrebbe diventare effettiva entro un paio di settimane.