Uber Health consente a medici e strutture ospedaliere di prenotare corse per i pazienti anche se quest’ultimi non possiedono uno smartphone
Uber sta lavorando sodo per riguadagnare la fiducia di utenti e investitori dopo le accuse di violenze e molestie che hanno caratterizzato la guida dell’ex CEO, Travis Kalanick. Chiusa la questione con Waymo per il furto di segreti industriali, l’app di ride sharing sta sfornando nuovi servizi e tra questi c’è non solo una piattaforma che unisce il carpooling ad un classico servizio autobus ma anche il taxi per i malati.
Uber Health consente a dottori, medici, centri di riabilitazione e strutture ospedaliere pubbliche o private di prenotare una corsa per i propri pazienti con un anticipo fino a 30 giorni. L’aspetto interessante è che il cliente non deve necessariamente aver scaricato l’app e persino possedere uno smartphone. Il costo del servizio sarà inoltre totalmente addebitato alla clinica. “Ci sono tante persone che non vanno dal medico perché non riescono a farcela fisicamente”, ha spiegato il dirigente di Uber Health, Jay Holley. Il servizio è stato testato dallo scorso luglio in 100 ospedali statunitensi e probabilmente la sua disponibilità verrà estesa in altre città e nazioni entro pochi mesi. Bisogna però dire che la nuova piattaforma di Uber non è un’idea del tutto inedita. La sua rivale Lyft propone infatti un servizio simile chiamato Concierge.
Uber sta anche lavorando a progetti ancora più innovativi. L’app di San Francisco ha confermato che entro l’anno prossimo non solo utilizzerà le automobili a guida autonoma per il suo servizio ma anche che tra circa 5-10 anni verranno finalmente presentati i primi prototipi funzionati di taxi volanti.