Due chiacchiere con Paola Pomi, direttore generale di Sinfo One, in merito al recente accordo stretto con il software vendor, che consente di ampliare il portafoglio di soluzioni ai clienti
Sinfo One è leader nel settore IT, con oltre 30 anni di esperienza nella progettazione e implementazione di piattaforme integrate: ERP, Business Intelligence, Performance Management e, soprattutto, Product Lifecycle Management. Nell’ottica di fornire un portfolio di soluzioni più ampio ai propri clienti, la compagnia ha stretto un accordo di partnership con Selerant Corporation, per l’applicazione del PLM in ambito Food & Beverage. La stessa Selerant è un nome riconosciuto nel mondo dei gestionali per l’alimentare e dunque la collaborazione con Sinfo One non potrà che qualificare ulteriormente l’offerta di entrambe. Ne abbiamo parlato con Paola Pomi, direttore generale di Sinfo One.
«Negli ultimi sei anni ci siamo dedicati molto allo sviluppo di competenze nella gestione del ciclo di vita, nello specifico il PLM for process, applicato a industrie differenti. A un certo punto ci siamo accorti che il Food & Beverage poteva darci molte soddisfazioni in termini di implementazione di tecnologie innovative e sviluppo di progetti IT validi. Da italiani, abbiamo cominciato a guardare nei nostri confini per capire come gli attori si stavano muovendo in tale contesto e abbiamo dovuto appurare il concreto ritardo nei confronti delle realtà estere».
In che senso? Grazie a metodologie strutturate e standard forse più rigidi, le compagnie in paesi come la Germania e l’Inghilterra adottano già procedure ad alto tasso tecnologico per velocizzare e ottimizzare i processi. «Pensiamo al labeling dei prodotti – prosegue Pomi – un’attività che oggi alle imprese connazionali porta via tanto tempo, perché svolta manualmente, con il rischio di errori che possono causare importanti problemi sia a livello economico che strategico. Altrove, l’automatizzazione è un beneficio concreto, che libera risorse e qualifica le operazioni».
Non è un caso se Sinfo One abbia cominciato a orientarsi nel vasto campo del Food & Beverage offrendo corsi di formazione per sensibilizzare sulle uscite di pista del PLM in categorie poco considerate dalle nostre parti ma assolutamente in grado di avvantaggiarsi dall’adozione di sistemi di monitoraggio, controllo e condivisione dei dati. Sono state coinvolte università italiane ed enti privati con lo scopo di creare consapevolezza e aprire gli orizzonti.
«Abbiamo detto del labeling – ci spiega il direttore generale – ma l’operatività nell’alimentare è talmente eterogenea da non poter essere ridotta a qualche esempio. Processi complessi e articolati ne suppongo molti altri che, una volta automatizzati e resi intelligenti, consentono un rapido passaggio di informazioni in software unici e sempre aggiornati. Nella pratica, il PLM applicato al food riesce a virtualizzare la catena di produzione di un alimento, coinvolgendo a priori tutti i settori interessati. Siamo certi che un determinato cibo gluten free sia ben accetto dal consumatore? Se fino a qualche tempo fa a tale domanda si poteva rispondere con lunghe e non sempre attendibili ricerche di mercato oppure dopo aver concretamente finalizzato il progetto, oggi con il product life management for process si ha l’opportunità di teorizzare le singole attività come se fossero già portate a termine».
Entrando nel merito della partnership con Selerant Corporation, Paola Pomi delinea il presente e gli sviluppi futuri: «Abbiamo scelto Selerant (e viceversa ndr.), software vendor con uffici sparsi in tutto il mondo, per completare la nostra offerta PLM a supporto dei clienti. Entrambi possiamo sfruttare il relativo know-how in ambito PLM, mettendo a disposizione le specificità dei progetti e degli asset sostenuti. La base operativa dell’accordo è DevEX, perfetta per portare a compimento i progetti Food & Beverage dall’ideazione alla realizzazione. Sinfo One diventa distributore di Selerant e continuerà a utilizzare la stessa metodologia di servizio al cliente – già utilizzata con successo in numerosi progetti -, che prevede un affiancamento passo-passo nell’adozione di una nuova tecnologia. Si tratta di un supporto necessario anche in quanto a trasferimento delle conoscenze. Qualcosa che non sempre la concorrenza intende come tale».