La società padovana lancia una sfida a tutto campo con Silloge, un software di Enterprise Information Management che unisce le funzioni di ECM e BPM in un’unica piattaforma
La scommessa è ambiziosa. Ma Siav ha già dimostrato di saperci fare. La società padovana è infatti attiva da quasi trent’anni nella fornitura di software, soluzioni in cloud e servizi informatici per la dematerializzazione, la gestione documentale e per il miglioramento dei processi digitali, con un occhio di riguardo per l’Enterprise Content Management, ambito nel quale è l’unica azienda italiana citata nel relativo Quadrante Magico di Gartner e dove si caratterizza per l’approccio completo con la piattaforma Archiflow. Oggi la società è presente in Italia con cinque sedi, ha più di 170 persone e un fatturato 2017 vicino ai 20 milioni di euro. Ma soprattutto ha oltre 3mila installazioni nel mercato pubblico e privato, con clienti di primo piano nell’ambito della fascia medio-alta del mercato. Capitalizzando su questi successi, Siav ha deciso di allargare ulteriormente i propri orizzonti creando Silloge, un software di Enterprise Information Management creato ex-novo e realizzato interamente in Italia, con l’obiettivo di ottimizzare i processi e i procedimenti delle aziende e del settore pubblico, riunendo in un’unica piattaforma di digital workplace le funzioni di collaborazione, gestione documentale e workflow.
Fiducia nel futuro
“Con Archiflow abbiamo una posizione di leadership nel mercato italiano, e questo forte investimento in una piattaforma software totalmente nuova di classe enterprise ci consente di affrontare anche i mercati esteri, confidando nelle nostre capacità e guardando con fiducia al futuro, anche perché il mercato è oggi molto vivace”, sintetizza Alfieri Voltan, Presidente di Siav. Silloge, che mutua il suo nome dalle raccolte antologiche, e per questo presenta la curiosità di proporre all’utente in apertura un estratto di un componimento poetico, con circa un migliaio di poesie inserite, si pone come un innovativo digital workplace che unisce le funzioni di Enterprise Content Management e Business Process Management in un’unica piattaforma, con un’interfaccia semplice e intuitiva che offre massimi livelli di usabilità. La soluzione costituisce lo strumento ideale per rispondere al meglio alle esigenze degli enti pubblici e delle aziende, comprese quelle piccole e medie. Silloge è frutto di uno sviluppo iniziato nel 2016, come conferma Leonardo Bernardi, General Manager di Siav: “Forti delle solide competenze che ci riconosce il mercato, abbiamo deciso due anni fa di investire i nostri utili in un prodotto nuovo di Enterprise Information Management, pensato fin dall’inizio per tutti i tipi di cloud, cioè privato, pubblico o ibrido, e soprattutto sviluppato in open source, cogliendo anche la spinta verso queste tecnologie da parte sia della PA sia dei nostri clienti”.
Sviluppo open source
Silloge, che è disponibile e vanta già alcune installazioni, “prevede una seconda release in aprile, e una versione definitiva e completa di tutti i moduli entro la fine di quest’anno”, spiega Bernardi, sottolineando che “la piattaforma è stata ideata, sviluppata e prodotta in Italia dal nostro team di Ricerca e Sviluppo, che è attivo su tre direttrici principali: Silloge, Archiflow, che ha 15 anni di vita, e infine i prodotti innovativi o particolari”. Tra le caratteristiche salienti della nuova soluzione di Siav, vi sono “la logica a microservizi cloud ready containerizzati, l’interoperabilità, con grandissima attenzione all’integrazione, la fortissima attenzione alla sicurezza, con periodici audit da parte di aziende esterne, l’essere multicompany e multitenant con servizi che consentono di gestire organizzazioni complesse, e infine la caratteristica di essere user friendly ai massimi livelli, che la rendono accessibile sia dal top manager sia da chi ha compiti più operativi”, fa notare Alessandra Morelli, R&D Manager di Siav.
La spinta verso i partner
La società evidenzia anche che “grazie alle sue caratteristiche, Silloge è una valida soluzione anche per i system integrator che vogliono costruire con Siav una solida partnership tecnologica: l’utilizzo della tecnologia dei docker consente infatti l’attivazione progressiva delle funzionalità disponibili, e il set di funzioni programmabili via API ne fanno una soluzione facilmente integrabile con i sistemi informativi aziendali come ERP, CRM, prodotti per la conservazione digitale e altro”. A questo proposito, vi sono piani precisi: “Abbiamo iniziato a selezionare partner per seguire il mercato delle PMI e della PAL, che finora avevamo affrontato solo in maniera sporadica e non continuativa. Il numero massimo cui intendiamo arrivare è circa un centinaio, magari anche con partner specializzati in settori verticali. Dopo aver costruito la rete di partner italiana, l’anno prossimo prevediamo di affacciarci anche verso il mercato internazionale”, conclude Leonardo Bernardi.