La tecnologia di tracciamento dello sguardo sarà integrata nei dispositivi potenziati dallo Snapdragon 845 per migliorare le esperienze 3D
Tobii è una tecnologia di eye-tracking già conosciuta agli utenti PC, sia in ambito videoludico che professionale. La piattaforma verrà presto integrata a bordo dei visori VR potenziati dallo Snapdragon 845, grazie ad una partnership con Qualcomm. Lo scopo è chiaro: migliorare l’esperienza d’uso della realtà virtuale minimizzando il più possibile le spiacevoli sensazioni di motion sickness, che si avvertono quando l’immagine sullo schermo e il suo flusso non seguono ciò che il cervello si aspetta. Una problematica che dipende prima di tutto da tempi di risposta imprecisi e poi dall’assenza di tecniche adeguate per il tracciamento non solo delle movenze ma anche dello sguardo degli utenti.
Cosa vedremo
Per questo, una soluzione come Tobii può risultare determinante per donare alle persone un’interazione tridimensionale più vicina alla realtà. La chiave è il cosiddetto foveated rendering, una tecnologia che incrementa il lavoro di rendering della GPU per restituire maggiori dettagli sull’ambiente circostante. Per non caricare troppo il software, la tecnica prende in considerazione solo l’area dove l’utente sta guardando, così da migliorare alcuni pezzi per volta mentre il resto rimane nella sua forma tradizionale, pur sempre di qualità nel caso di applicazioni e visori di un certo livello. Per giungere a tale scopo, Tobii deve conoscere la posizione degli occhi, catturata tramite i sensori a bordo dello Snapdragon 845.
Queste le parole di Oscar Werner, presidente della compagnia: “L’eye tracking consente ai produttori di costruire dispositivi più intelligenti e con capacità mobili perfezionate, per offrire esperienze davvero coinvolgenti e naturali. Non è chiaro quale headset ospiterà per primo la piattaforma anche se pare che modelli del genere non saranno economici, a causa dei costi di sviluppo e integrazione previsti.