Dopo gli incidenti fatali in cui sono state coinvolte Tesla e Uber, la casa ha deciso di prendersi una pausa dai test cittadini
Nel mezzo della settimana, a San Jose, l’entourage di Nvidia ha confermato la volontà di fermare i test sui veicoli autonomi nei propri lab. La decisione è stata presa dopo le notizie degli incidenti fatali in cui sono state coinvolte vetture di Tesla e Uber che, sebbene non siano state ancora appurate le cause dovute al sistema self-driving, hanno riacceso la polemica sulla sicurezza non solo dei guidatori ma anche dei pedoni in un ipotetico futuro dove a pilotare i mezzi saranno cervelli in silicio e non umani. Dopo la stessa Uber dunque, anche Nvidia fa un passo indietro, dovuto se si pesano le parole del team.
Cosa succede
“I più recente veicoli autonomi sono già sicuri per i guidatori e lo saranno sempre di più, per questo bisogna lavorare sodo per migliorare lo scenario – si legge in un comunicato del gruppo – ma per il momento abbiamo deciso di sospendere i test sulle strade pubbliche, volendo imparare qualcosa in più dall’incidente di Uber”. Dopo quest’ultimo, anche una Model X di Tesla ha provocato un decesso, in quel caso di mezzo potrebbe esservi la funzione di guida semi-automatica, che non consente all’auto di viaggiare da sola ma di prendere iniziative in caso di pericolo imminente.
Già nel recente passato, un eccessivo affidamento a tale tecnologia aveva provocato diversi incidenti, anche mortali, frenando le sperimentazioni della compagnia verso una soluzione totalmente priva di pilota. Forse anche per evitare problematiche in Borsa, Nvidia ha scelto di analizzare meglio il lavoro svolto sinora, indirizzato a realizzare best practice e a prevenire gli errori inaspettati che rischiano di far cadere un’intera economia prima ancora di vederla realizzata.